Obiettivo
In merito all'obiettivo, si possono ripetere le considerazioni già fatte per il corpo macchina: è difficile usare una metodologia tradizionale e ripetitiva, fare dei confronti con le ottiche sino ad ora provate. Se ci fosse un sensore tradizionale, la cosa sarebbe ovviamente fattibile, ma il tipo d'immagine proiettata sul sensore rende inappropriato parlare, ad esempio, di nitidezza. Si possono prendere in esame altri parametri.
Comunque, anche dal punto di vista ottico, questo obiettivo è diverso da tutti gli altri. Infatti è progettato per essere più piccolo e leggero rispetto alle ottiche delle fotocamere tradizionali.
Ciò è reso possibile grazie alla conoscenza del campo luminoso, per correggere gli aspetti dell'immagine finale tramite il software anziché con le ottiche. L'obiettivo non è sostanzialmente diverso da uno normale, ma è stato progettato per funzionare in tandem con le capacità di calcolo del software, in modo da ottenere le migliori fotografie plenottiche rese possibili dall'attuale tecnologia.
Non ci è dato di sapere da quante lenti e quanti gruppi è composto (anche se dal disegno dello schema ottico si possono intravvedere una quindicina di elementi, alcuni dei quali asferici), sappiamo solo che ha una focale equivalente da 30 a 250 mm (8 x), quindi molto ampia, un'apertura costante pari a f/2.0 su tutto il range focale, con un fattore di crop pari a 3,19 ed una distanza minima di focalizzazione in macro di… 0 cm dalla lente frontale!
A livello di prestazioni, dalle immagini che abbiamo scattato è emerso un leggero problema di decentramento sull'esemplare in prova, poiché la zona sinistra del fotogramma appare meno nitida della destra.
Come accennato poco sopra, valutare la nitidezza dell'obiettivo è pressoché impossibile con una macchina del genere, tenuto conto che osservando un'immagine come questa (convertita in JPEG 2D)…
in dimensioni reale (1:1) appare così:
dove è chiaramente visibile l'effetto della matrice di micro-lenti sul sensore, che riduce sensibilmente la nitidezza.
Si potrebbe obiettare che la capacità di rifocalizzazione non è molto utile se nessuna parte della foto è in realtà così nitida da essere confrontabile con quella di una fotocamera tradizionale, anche entry level.
Scegliamo un altro esempio:
E osserviamo ancora una volta da vicino un crop dell'immagine a grandezza reale:
L'aberrazione cromatica laterale, pur non elevata, è visibile in alcune foto nelle zone ad elevato contrasto.
Molto contenuta, praticamente impercettibile, la distorsione.
Anche il coma non può essere neppure valutato, dato il particolare comportamento sui punti luce, messo in evidenza dalla seguente foto, nella quale non siamo riusciti ad ottenere una focalizzazione migliore di quella visibile:
Grazie alla possibilità di simulare fotografie a f/1, il bokeh è sicuramente uno degli aspetti su cui il costruttore fa leva nel progetto della Lytro. Di seguito l'effetto ottenuto cambiando virtualmente l'apertura da f/2 a f/16 e di conseguenza il bokeh:
La vignettatura a f/2 è leggermente visibile, ma non fastidiosa, alle focali grandangolari e quasi trascurabile a quelle tele.
Riflessi ben controllati, anche senza montare il paraluce e capacità macro notevolissime sino ad una distanza sostanzialmente nulla fra l'oggetto e la lente frontale dell'obiettivo, con un rapporto d'ingrandimento pari a 1/3!