Fotografare con la Lytro
Dal punto di vista funzionale, la Lytro è una fotocamera per molti aspetti simile a quelle che conosciamo, tuttavia se ne discosta per altri che andremo ora a vedere.
Una volta accesa, il display si presenta così:
Sulla destra, in verticale, una barra nera semitrasparente (indicata dalla freccia blu nella foto sopra) riporta alcuni parametri di base che possono essere modificati a piacimento, ad esempio i modi di funzionamento P, I, S e M, dove il programma I è la priorità agli ISO. In sostanza, s'imposta manualmente il valore degli ISO e la macchina determina il tempo d'otturazione per ottenere un'esposizione corretta. Si noti che manca la priorità dei diaframmi, in quanto l'apertura dell'ottica è fissa. Oltre ai modi, abbiamo la possibilità di variare il bilanciamento del bianco, di visualizzare l'istogramma, la griglia sovraimpressa sullo schermo, la ridisposizione dei menu ecc.
Sotto, in orizzontale (freccia rossa), sono visibili i valori dei parametri legati all'esposizione (ISO, tempo di otturazione, compensazione dell'esposizione), la lunghezza focale dell'obiettivo, il numero di scatti mancanti ad esaurire la capacità della SD Card, lo stato della batteria ecc.
Fin qui nulla di strano. Adesso però viene il bello!
Sulla sinistra del display, una sorta di barra colorata riporta a fianco, sopra e sotto tre numeri. Quello sulla destra (in questo caso 45 cm), indica la distanza dal piano focale della macchina al soggetto focalizzato. E' come se fosse la ghiera delle distanze dell'obiettivo.
I numeri sopra (57 cm nell'esempio) e sotto (23 cm) indicano rispettivamente le distanze entro le quali l'immagine è rifocalizzabile successivamente, una volta che è stata acquisita. Ovviamente variano in funzione della lunghezza focale dell'obiettivo e del punto di messa a fuoco. Questa possibilità ci permette, entro certi limiti, di non prestare troppa attenzione alla MAF, in quanto in fase di visualizzazione o in post-processing si può modificare a piacimento.
La barra colorata verticale è contrassegnata da segmenti blu se si tratta dell'area in front focus (cioè da 23 a 45 cm posso rifocalizzare qualsiasi soggetto che si trovi davanti al punto di MAF), viceversa da 45 a 57 cm posso rifocalizzare qualsiasi soggetto che si trovi in back focus.
Quanto più chiara è la tonalità di blu o di arancione, tanto più nitidi saranno gli oggetti a quella distanza quando vengono rimessi a fuoco. La banda più chiara in ciascun componente è il picco, il punto in cui gli oggetti appariranno più nitidi.
Il tasto contrassegnato dal simbolo d'infinito è quello dell'iperfocale. Sostanzialmente setta automaticamente la distanza di back focus su infinito; quella di front focus segue di conseguenza.
Passiamo alla fase di revisione delle immagini.
Basta sfiorare il display e apparirà per qualche secondo il simbolo Lytro che "prepara" la macchina ai processi che potremo effettuare sulla stessa.
Appoggiando due dita sullo schermo e ruotandole, si simula la chiusura del diaframma da f/1 a f/16; la profondità di campo varierà di conseguenza.
Toccando semplicemente lo schermo nel punto che si desidera, si cambia la messa a fuoco di conseguenza. Un prodigio, si direbbe, ciò che tutti i fotografi hanno sperato per decenni: ora è realtà!
Tenendo il dito premuto sul monitor, compare un simbolo che permette di variare la prospettiva.
Il tasto Lytro evidenzia con un contorno blu o arancione rispettivamente le aree in front e in back focus.
Questa è solo una sommaria descrizione delle possibilità offerte dalla macchina. Occorre indubbiamente impratichirsi con queste nuove funzioni; non si può prescindere dalla lettura attenta del manuale oppure potete guardare questa pagina web di supporto.