Gear VR per Galaxy S6
Il Gear VR per Galaxy S6 è un visore che permette di entrare in modo coinvolgente nel mondo della realtà virtuale, anche se ha bisogno di migliorare alcune cose, come il sistema di controllo e l'interfaccia.
CONTRO: Alcune esperienze per la realtà virtuale possono provocare la nausea; la scoperta delle app ha bisogno di miglioramenti; i joypad fisici non restituiscono la "sensazione di realtà virtuale".
VERDETTO: Il Gear VR Innovator Edition per il Galaxy S6 offre giochi ed esperienze d'intrattenimento con un livello di coinvolgimento da lasciare a bocca aperta, a un prezzo ragionevole.
Introduzione
Ci sono diversi motivi per cui potremmo consigliarvi di acquistare un Galaxy S6 al posto di un iPhone 6, ed eccone uno di cui non si sente parlare molto in giro: il Gear VR Innovator Edition. Con questo visore per la realtà virtuale da 199 euro, che funziona grazie al software Oculus VR e a uno smartphone Galaxy S6 o S6 Edge, potete volare indossando un jetpack, assistere in prima fila a uno spettacolo del Cirque du Soleil o muovere gli oggetti con la vostra mente.
Questa versione migliorata del Gear VR è più compatta rispetto al modello dell'anno scorso, e aggiunge una porta USB per mantenere in carica il vostro smartphone mentre giocate. Ma il dettaglio più importante è quanto lontani si sono spinti gli sviluppatori con questa nuova piattaforma. Come ho potuto constatare nelle mie due settimane trascorse all'insegna della realtà virtuale, alcune esperienze mi hanno fatto venire un po' di nausea, ma sono sempre ritornato a usare il dispositivo a causa dell'incredibile fattore "wow".
Più piccolo, ma sempre geek
Il Gear VR ha lo stesso aspetto della versione precedente per il Note 4, ma è il 15% più piccolo. Noonstante tutto, mi sono sempre sentito come uno stupido indossando questo visore di plastica bianca e nera in giro per l'ufficio. Figuratevi in pubblico. (Infatti, alcuni colleghi si sono sentiti in dovere di scattarmi foto alla mia scrivania grazie al mio aspetto strambo).
Come per il modello precedente, il vostro smartphone Galaxy s'infila nel lato frontale del visore, mentre voi vi ritrovate a guardare attraverso due lenti che ingrandiscono lo schermo quad-HD dell'S6 per osservare a 360 gradi giochi per la realtà virtuale, video e altre applicazioni.
Samsung spiega che il nuovo Gear VR offre una scomposizione in pixel (pixelation) ridotta e un campo visivo di 96 gradi (in qualsiasi momento). Questo aumenta a 360 gradi nel momento in cui vi guardate in giro con app come Cirque du Soleil, Kurios. Sono riuscito a vedere personaggi intorno a me e alcuni artisti dietro di me (insieme ad alcuni posti vuoti).
I controlli restano gli stessi. C'è un touchpad sul lato destro del visore, insieme al pulsante per tornare indietro e al bilanciere del volume. Una rotella per lo scrolling sul lato superiore permette di regolare la messa a fuoco. Alcuni giochi e app richiedono soltanto il touchpad, che non offre alcun tipo di feedback, ma molti titoli richiedono un controller Bluetooth. Io ho usato il Wireless SmartPhone GamePad di Samsung, che è abbastanza costoso.
Volare su un jetpack
All'inizio dei miei test non ho svolto un lavoro impeccabile nello scrivere la mia recensione del Gear VR. Questo perché ero così entusiasta del gioco Omega Agent che non ho potuto fare a meno d'interrompere la scrittura per farlo provare alle altre persone in ufficio. Immaginatevi intenti a svolazzare con un jetpack in un mondo animato in 3D. Mentre guardavo in basso potevo vedere le mie mani virtuali, e girando intorno alla sedia potevo osservare gli edifici intorno a me, oltre ai miei razzi. Questo gioco è fatto su misura per il Gear VR.
Usando il joypad ho potuto accelerare con il grilletto destro, ruotarmi con la levetta destra e muovermi con quella sinistra. Il grilletto sinistro permette di usare il turbo, e ci sono anche armi con cui sparare.
Mi sono divertito in modo incredibile nella modalità volo libero, che mi ha dato la sensazione di volare sopra una città, atterrando sui tetti degli edifici e svolazzando sotto i cavalcavia. Tuttavia, le missioni successive alle prime due erano eccessivamente difficili, visto che non sono riuscito a controllare il mio jetpack come volevo per raggiungere in tempo i vari checkpoint. Roba da innervosirsi, ma in senso per lo più buono.
Mal di kart
Alcune app elencate nel Gear VR store hanno la dicitura "esperienza adatta alla maggior parte degli utenti", mentre in altre si legge la frase "esperienza adatta solo ad alcuni". Come ho provato sulla mia pelle, c'è un motivo per cui il gioco VR Karts: Sprint ha quest'ultima dicitura. Questo titolo di corse in stile Mario Kart vi mette direttamente in pista e vi dà una visione in prima persona di tutta l'azione (inclusa la possibilità di girarsi di lato per osservare gli specchietti retrovisori). Tuttavia, durante la mia seconda gara ho cominciato ad avvertire un po' di nausea mentre sfrecciavo sulla pista.
Ci sono voluti dai 20 ai 30 minuti per far andare via il malessere e ritornare alla normalità, dopo aver tolto il visore. Tuttavia, è doveroso precisare che sono il tipo di persona che si prende i farmaci anti vertigini e nausea prima di salire sulle giostre più emozionanti dei parchi divertimento. Per questo motivo la vostra esperienza potrebbe essere diversa con questo gioco, e meno fastidiosa. Per intenderci, anche Omega Agent aveva la stessa dicitura "esperienza adatta solo ad alcuni", e non ho avuto alcun problema.
A spasso con i dinosauri
In cerca di qualcosa di più tranquillo, mi sono preso una pausa dalle intense corse sui kart per fare qualche incontro ravvicinato con i dinosauri. In Jurassic World Apatosaurus ho dovuto fronteggiare una bestia gigante, che risvegliata dal suo sonno ha cominciato a camminare verso di me. Il dinosauro si è avvicinato così tanto che per un momento ho pensato che mi avrebbe appannato le lenti del Gear VR col suo alito.
La creatura ha girato la testa in modo da farmi vedere il suo occhio gigante, puntato su di me, dopodiché ha allungato maestosamente il collo per mangiare le foglie di un albero sopra di me, facendone cadere alcune. La durata di questo filmato è breve, e la grafica è meno nitida di quella di alcuni giochi che ho provato, ma ho apprezzato lo stesso l'elevato coinvolgimento dell'esperienza. Questo è il 3D del futuro.
Non mi sono divertito così tanto guardando Cirque du Soleil Kurios, che comincia letteralmente mettendovi in una scatola, con un'artista intento a sbirciare dentro. Alcune mosse acrobatiche erano entusiasmanti, e mi è piaciuto moltissimo vedere artisti esibirsi anche alle mie spalle, e non solo davanti, ma il ritmo era troppo lento per invogliarmi a mantenere l'attenzione.
Giochi mentali
Se avete sempre sognato di avere poteri telecinetici allora amerete alla follia il gioco Esper per Gear VR. Si tratta di una sorta di puzzle game in cui dovrete raccogliere oggetti guardandoli e toccando il touchpad. Con uno swipe avanti lo muoverete avanti, mentre con uno swipe indietro lo sposterete verso di voi. In un rompicapo ho dovuto muovere un pallone da spiaggia attraverso una serie di tubi di vetro, mentre in un altro avevo un cubo di Rubik da usare come ponte per consentire lo spostamento di un altro oggetto verso l'obbiettivo designato.
Il narratore di Esper non risparmia alcune frecciatine simpatiche, prendendo in giro le vostre abilità psichiche. Questo è un gioco con cui anche i miei figli, rispettivamente di 7 e 11 anni, si sono divertiti, anche se l'avviso sulla schermata di avvio del Gear VR dice chiaramente di non far giocare i bambini al di sotto dei 13 anni. L'unico rammarico di mio figlio? Gli sarebbe piaciuto vedere ciò che osservavo io nel visore, un problema comune con la realtà virtuale.
Da migliorare: controlli e scoperta dei contenuti
L'interfaccia del Gear VR è abbastanza lineare dopo aver scaricato i contenuti. Vedrete un gruppo di tile, che rappresentano varie app, sulla vostra schermata home. Basta mirare con la testa a ciò che si vuole giocare, toccare il touchpad e si è pronti per cominciare a divertirsi. Sfortunatamente scoprire nuove app e scaricare contenuti potrebbe essere più semplice.
Per cominciare, avrete bisogno di schiacciare un pulsante per vedere la descrizione dell'app che avete selezionato. Un passaggio superfluo. Inoltre, lo store è soltanto una lunga lista di tile che si scorre da sinistra verso destra. Non c'è abbastanza organizzazione: scordatevi liste con app ordinate in base ai voti o alle preferenze. È pur sempre vero che per ora ci sono solo circa 65 app – esclusi i video – ma un po' più di ordine non guasterebbe.
Il mio altro problema con il Gear VR è che attualmente non sembra di avere a che fare con un'esperienza completa per la realtà virtuale. Dover usare il touchpad o un controller wireless crea una sorta di disconnessione fra il mondo fisico e quello virtuale. Oculus sta risolvendo questo problema con il suo Touch Controller, che arriverà nella seconda metà del 2016 e che creerà una versione digitale delle vostre mani nel mondo virtuale, ma non è chiaro se Samsung abbia intenzione di offrire qualcosa di simile per il suo visore.
Autonomia
Samsung sostiene di aver lavorato per offrire un'autonomia più lunga sul Gear VR per S6, ma è difficile stabilire se gli sforzi dell'azienda abbiano ripagato. L'S6 ha infatti una batteria con una capienza inferiore rispetto a quella del Note 4 che alimenta il precedente Gear VR.
Dopo circa 35 minuti d'uso, il Gear VR per S6 ha fatto scendere la batteria del telefono dal 100 percento al 75 percento. Questo a causa delle mie partite a Esper, quasi per tutto il tempo. Non è un calo così terrificante, ma probabilmente è meglio usare la nuova porta micro USB del visore per ricaricare lo smartphone, se avete intenzione di giocare per più di 30 minuti per volta.
Conclusioni
Il Gear VR Innovator Edition è uno dei segreti meglio mantenuti nel mondo della tecnologia. Dico questo perché non potete apprezzare veramente il modo in cui questo dispositivo trasforma l'intrattenimento finché non ne userete uno. Nonostante sia un dispositivo mobile, l'ho indossato raramente in pubblico (come per esempio durante un viaggio in pullman) per paura di sembrare uno stupido e di spaventare le persone, o anche solo per evitare il nervosismo di sentirmi scollegato dal mondo reale. Verso la fine dei miei test, tuttavia, sono riuscito a ritagliarmi un po' di tempo da dedicare alla realtà virtuale nella comodità della mia casa, spinto dal desiderio di migliorare la mia abilità di volo con il jetpack e di scoprire quanti livelli sarei riuscito a battere in Esper.
C'è molto margine di manovra per i miglioramenti, soprattutto a livello del controller (tutt'altro che coinvolgente) e per quanto riguarda i possibili effetti di nausea e vertigini. Complessivamente mi ritengo comunque molto impressionato di quanto lontano si siano spinte le esperienze per l'Oculus Rift e per il Samsung VR, soprattutto in relazione ai netti miglioramenti rispetto all'anno scorso. Gli sviluppatori sembrano aver preso le misure con questi dispositivi per l'intrattenimento, un dettaglio che render il Gear VR Innovator Edition un visore assolutamente da provare, se non addirittura da avere a tutti i costi.