Dopo aver provato praticamente tutti i modelli prodotti da Fujifilm, incluse le mirrorless medio formato serie GFX, mi sento di apprezzare i continui sforzi compiuti dalla Casa giapponese per migliorare proprio gli aspetti legati all’utilizzo. Ogni osservazione legata all’ergonomia e alla funzionalità viene presa in seria considerazione, con una serie continua di affinamenti per raggiungere il prodotto definitivo.
La X-T3 offre quindi diverse migliorie rispetto alla X-T2, a vantaggio dell'operabilità:
- La regolazione diottrica dell’EVF è modificabile e bloccabile grazie all'estrazione e rotazione di una ghiera, in modo da evitare regolazioni involontarie durante il trasporto e l’uso della fotocamera.
- Il pannello touch è caratterizzato da un maggiore contrasto, angolo di visione più ampio e migliore funzionalità rispetto a quelli dei modelli precedenti per consentire un funzionamento intuitivo. Essendo angolabile, permette d’inquadrare da posizioni alte o basse sia in senso orizzontale che verticale. Ciò si ottiene grazie ad un sistema di articolazioni che permette di ruotarlo in tre direzioni. La sua risoluzione è di 1,040 Mpixel, come quello della X-T2.
- Quando l’LCD viene estratto dalla sua posizione standard, il sensore dell’occhio del mirino viene disattivato per evitare fastidiosi spegnimenti durante la ripresa.
- La X-T3 eredita alcune caratteristiche di X-H1, come le ghiere sul pannello superiore di maggiori dimensioni e un migliore comfort di azionamento dei pulsanti di comando anteriori e posteriori.
- Sul corpo della fotocamera è presente un jack per cuffie in modo che tutti gli accessori necessari per la registrazione video, come microfono e dispositivi HDMI, possano essere collegati centralmente al corpo per una maggiore mobilità nelle riprese video.
- Il coperchio del terminale è rimovibile offrendo una facile connettività per cavi HDMI, microfoni, cuffie. Inoltre, non disturba quando si installa un rig per la ripresa di filmati.
- Il terminale USB supporta le specifiche USB Type-C (USB 3.1 Gen 1). È possibile collegare una batteria Anker per aumentare in modo significativo l’autonomia di scatto e la durata massima della registrazione video.
In termini puramente prestazionali, questa mirrorless richiede 1,1 sec. dal momento in cui viene accesa a quando si può effettuare il primo scatto, un tempo ragionevolmente ridotto ma non pari a quello di una reflex. Lo shutter lag, cioè il tempo che intercorre tra quanto si preme totalmente il pulsante di scatto e la piena cattura dell’immagine con punto di MAF centrale e autofocus in modalità singola, varia da 0,06 a 0,1 sec. (con Fujinon 56 mm f/1.2), quindi decisamente ridottissimo. Quando la macchina è in pre-fuoco, cioè col pulsante dell’otturatore a metà, i tempi scendono da 0,05 a 0,07 sec. Un risultato ammirevole!
L'aumento della velocità di lettura dal sensore e la capacità di elaborazione ad alta velocità hanno permesso di godere del tracking AF/AE, anche in modalità di scatto continuo senza blackout fino a 30 fps nella modalità 16,6 M (crop 1,25 x), mentre si utilizza il mirino elettronico per controllare il soggetto.
Per essere più precisi, la macchina consente in modalità boost con otturatore elettronico:
- Circa 30 fps [crop 1,25 x] (JPEG: 60 foto, RAW con compressione senza perdita: 35 foto, RAW non compresso: 33 foto)
- Circa 20 fps [crop 1,25 x] (JPEG: 114 foto, RAW con compressione senza perdita: 37 foto, RAW non compresso: 34 foto)
- Circa 10 fps [crop 1,25 x] (JPEG: 500 foto, RAW con compressione senza perdita: 48 foto, RAW non compresso: 39 foto)
- Circa 20 fps (JPEG: 79 foto, RAW con compressione senza perdita: 36 foto, RAW non compresso: 34 foto)
…mentre con otturatore meccanico…
- Circa 11 fps (JPEG: 145 foto, RAW con compressione senza perdita: 42 foto, RAW non compresso: 36 foto)
- Circa 8 fps (JPEG: 200 foto, RAW con compressione senza perdita: 49 foto, RAW non compresso: 39 foto)
- Circa 5,7 fps (JPEG: senza fine, RAW con compressione senza perdita: 62 foto, RAW senza compressione: 43 foto)
A differenza degli altri modelli Fujifilm, lo scatto continuo di 11 fps con l'otturatore meccanico non richiede più l'impugnatura verticale opzionale, consentendo di scattare rapidamente in modo continuo mantenendo il peso della fotocamera basso.
Riguardo alla qualità dell'immagine, c’è ben poco d’aggiungere a quanto già detto a proposito della X-T2: siamo a livelli di eccellenza. Dai nostri test, a parte il piccolo incremento di risoluzione, non possiamo affermare che ci siano delle differenze qualitative fra la X-T3 e la X-T2, anzi quest’ultima, come la X-H1 e la X-Pro2 dotate di sensore X-Trans™ CMOS III, mostra un rumore inferiore agli alti ISO, che si può ridurre nella X-T3 mediante il processore d’immagine aumentando l’apposito parametro “Riduzione disturbo”. Si tratta però di un espediente, in quanto il rumore intrinseco del sensore, visibile scattando in RAW, risulta comunque superiore.
Ovviamente la qualità dell’immagine dipende dagli obiettivi montati, e fra i due zoom che ci sono stati forniti ci ha particolarmente impressionato l’ultra-grandangolare Fujinon XF 8-16 mm f/2.8 R LM W. Assieme al Fujinon XF16-55 mm F2.8 R LM WR e al Fujinon XF50-140 mm F2.8 R LM OIS WR fa parte di una terna di eccellente qualità che copre un vasto raggio di lunghezze focali, escluso il teleobiettivo spinto. Attenzione però che solo il l’XF50-140 mm è stabilizzato! E la camera non prevede lo stabilizzatore interno come la X-H1…
Eccellente anche la sezione video, un ulteriore passo in avanti rispetto a quella già ottima della X-T2. Finalmente possiamo dire che anche da questo punto di vista Fujifilm si è allineata ai concorrenti più temuti, primo fra tutti Sony. Unico appunto è dovuto all’autofocus, abbastanza affidabile anche se in alcune circostanze può sganciare.
La X-T3, come sappiamo, è priva di flash ma ne viene fornito uno TTL in dotazione (EF-X8), alimentato dal corpo macchina stesso:
Pur se caratterizzato da un N.G. ridotto, offre una potenza sufficiente a trarsi d’impaccio in condizioni d’illuminazione particolari, a patto di restare entro una distanza abbastanza ridotta dal soggetto.
La X-T3 può essere costantemente accoppiata a un dispositivo smartphone o tablet tramite connessione Bluetooth per il trasferimento automatico di immagini catturate, previa installazione del software Fujifilm Camera Remote.
Migliorabile, infine, la durata della batteria, pur tenuto conto della potenza del processore e del mirino elettronico. Con una carica completa siamo riusciti a fare una quarantina di scatti e ben 33 video in Full HD per una durata complessiva di circa 40 minuti.