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a cura di Mauro Piatti

La EOS 6D Mark II è dotata di un nuovo sensore CMOS full frame da 26,2 Mpixel, di produzione ovviamente Canon; un bel passo in avanti, in termini di risoluzione, rispetto a quello della sua progenitrice da 20 Mpixel.

Capace di una gamma di sensibilità da ISO 100 a ISO 40000 (espandibile a L: 50 e H2: 102400), cattura immagini da 6240 x 4160 pixel alla massima risoluzione con un pixel size di 5,67 µm per una grande ricchezza di dettaglio e un ottimo rapporto S/N grazie al sensore pieno formato, che ha un’area circa 2,5 volte maggiore rispetto ad un APS-C.

Il processore d’immagini è il noto DIGIC 7 di settima generazione, introdotto nel 2016 con la PowerShot G7 X Mark II. Il nuovo processore d’immagine, oltre ad essere più potente del precedente DIGIC 6 e a consentire una maggiore velocità di scatto continuo a raffica, aggiunge la possibilità di correzione in camera - con gli obiettivi predisposti e nella modalità foto - della distorsione e della diffrazione, cioè della perdita di nitidezza che si verifica chiudendo molto l’obiettivo, oltre che dell’aberrazione cromatica laterale e della vignettatura.

Anche la EOS 6D Mark II è dotata di sistema Flicker Detection, introdotto con la EOS 7D Mark II, che assicura immagini con esposizioni costanti e precise in diversi scenari di illuminazione, tra cui la luce fluorescente. Quando infatti si riprende in condizioni di luce artificiale, come ad esempio con lampade fluorescenti, la luce intermittente da esse prodotta non viene percepita dall’occhio umano, ma può causare luminosità e colori non uniformi quando si scattano raffiche d’immagini. Il sistema rileva in modo intelligente frequenze luminose di 100 e 120 Hz e attiva l’esposizione di ogni scatto in concomitanza con il picco massimo di luminosità per ottenere risultati costanti.

Questa reflex full frame è resistente alla polvere e all'umidità, in grado quindi di lavorare in condizioni climatiche ostili, ideale per i fotografi che devono scattare indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.

Lo chassis della fotocamera è realizzato in lega di alluminio e policarbonato con fibra di vetro, mentre il corpo è costruito in policarbonato con speciali fibre conduttive e fibra di vetro in alcune aree.

I menu della EOS 6D Mark II

Il seguente video illustra sinteticamente la struttura a menu della reflex:

Confronto diretto EOS 6D Mark II vs. EOS 6D

Prima di passare alle prestazioni, nella seguente tabella (tratta dal sito web della Canon Italia) si confrontano le caratteristiche principali della nuova Canon EOS 6D Mark II rispetto alla EOS 6D:

…mentre le seguenti immagini mostrano le differenze fra le due reflex ottenute cambiando la qualità delle immagini riprese in JPEG passando da L (Large), M (Medium), S1 e S2 (Small), con specificata la grandezza dell’immagine prodotta e il peso del file:

Rumore agli alti ISO

Per fornire un termine di paragone sul rumore agli alti ISO in JPEG e vedere come lavora il processore d’immagine DIGIC 7, abbiamo comparato i risultati con quelli ottenuti dalla Canon EOS 6D a parità di condizioni:

  • Formato: JPEG Large Fine (massima risoluzione)
  • Messa a fuoco: Live View
  • Bilanciamento del bianco: auto
  • Ottimizzazione automatica della luce: standard
  • Riduzione rumore agli alti ISO: standard
  • Obiettivo: Sigma 50mm f/1.4 DG HSM Art

Le immagini seguenti sono crop 1:1 di quelle originali:

Canon EOS 6D a sinistra, EOS 6D Mark II a destra

Ecco un’altra serie:

Osservando i risultati ottenuti, si evince che sino ad ISO 12800 i risultati sono confrontabili con quelli della EOS 6D, e anzi per certi versi migliori in quanto non si osservano certe “macchie” visibili invece scattando con quest’ultima in condizioni di scarsa illuminazione. Oltre ISO 12800, il rumore della 6D Mark II assume una natura diversa, di tipo cioè puntiforme, analogamente a quello generato da altre reflex Canon di recente generazione. I progressi rispetto alla 6D di cinque anni prima sono evidenti, perché quest’ultima, oltre ad un certo limite di sensibilità, inizia a generare delle strisce colorate che sono (quasi) assenti sulla nuova versione. Lo si vede bene osservando, nella sua globalità, il cielo di queste due foto riprese ad ISO 51200:

Nel complesso, le prestazioni della 6D Mark II sono superiori a quelle della 6D, perché l’aumento della risoluzione non comporta un aumento del rumore visibile in JPEG alle alte sensibilità. E la conferma la si ha confrontando i seguenti due scatti in RAW:

La presente sequenza mostra invece il rumore a ISO 25600 in JPEG variando l’entità di riduzione dello stesso.

La differenza è sensibile, purtroppo però la riduzione del rumore va a discapito del dettaglio. L’algoritmo agisce infatti in maniera molto pesante “piallando” molti dettagli dell’immagine. Infine, è possibile elaborare le immagini RAW direttamente in camera tramite apposito menu.

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