Radio polacca sostituisce i DJ umani con quelli realizzati con l'IA

Una radio polacca ha sostituito i suoi conduttori umani con l'intelligenza artificiale, in quello che il caporedattore definisce un esperimento.

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a cura di Andrea Maiellano

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Un'emittente radiofonica polacca ha sostituito i suoi conduttori umani con degli avatar realizzati con l'intelligenza artificiale, in quello che il caporedattore definisce un esperimento sugli effetti dell'IA nella società, ma che sembra piuttosto un palese, quanto goffo, tentativo di tagliare i costi. 

OFF Radio Krakow, una sussidiaria online, e DAB+, della più grande Radio Krakow, ha annunciato questa settimana di affidarsi completamente all'IA, con nuovi programmi condotti da tre "personaggi" virtuali della Generazione Z: "Emi", "Kuba" e "Alex", ognuno con una propria biografia e personalità scritta da dei giornalisti professionisti.

La decisione di trasformare OFF Radio Krakow in una radio interamente gestita dall'IA rivolta ai giovani polacchi arriva dopo il licenziamento di diversi conduttori.

Il caporedattore Marcin Pulit ha spiegato che "i contenuti che trasmettono sono preparati da veri giornalisti che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale. Dopo la generazione del testo, questo viene controllato e verificato dai giornalisti e poi elaborato in audio". Lo stesso processo viene applicato agli articoli scritti sul sito e persino alle selezioni musicali che gli host IA trasmetteranno durante il loro programma musicale settimanale.

Uno dei primi contenuti pubblicati sul sito creato interamente dalla IA è stata un'intervista tra la defunta poetessa polacca, e premio Nobel, Wisława Szymborska e l'avatar Emi, durante la quale le due speaker hanno discusso sul Premio Nobel per la letteratura di quest'anno. A differenza di casi precedenti, questo utilizzo dell'immagine di una persona famosa deceduta è stato fatto almeno con il consenso.

Mateusz Demski, uno dei conduttori licenziati, ha avviato una petizione per fermare l'esperimento IA della radio, che al momento ha raccolto oltre 20.000 firme. Demski afferma che "una dozzina di persone" che lavoravano a OFF Radio Krakow hanno perso il lavoro quando lo studio ha improvvisamente virato verso una piattaforma basata sull'AI.

Pulit sostiene che nessuno sia stato licenziato a causa dell'IA: "Si trattava di collaboratori esterni che realizzavano programmi per noi una volta alla settimana. I contratti sono scaduti non perché è stata introdotta l'intelligenza artificiale, ma perché questa formula non funziona più".

Il vero motivo, secondo quanto scritto nell'annuncio, sarebbe quello di indagare sugli effetti dell'IA sulla società, sia positivi che negativi. "Vogliamo considerare quali effetti lo sviluppo dell'intelligenza artificiale può avere sulla cultura, i media, il giornalismo, la società", ha scritto Pulit. "L'intelligenza artificiale è più un'opportunità o una minaccia per i media, la radio e il giornalismo? Cercheremo risposte a questa domanda."

La trasformazione dei media polacchi potrebbe avere un ruolo significativo in questa situazione. Con l'arrivo al potere del Primo Ministro Donald Tusk alla fine dello scorso anno, una delle promesse era quella di depoliticizzare il servizio di informazione pubblica in Polonia, che il precedente governo di destra aveva ampiamente utilizzato per diffondere propaganda di stato.

Di conseguenza, 17 diverse stazioni radio pubbliche regionali - tra cui Radio Krakow - sono state messe in liquidazione e costrette a ristrutturarsi. Pulit, ora caporedattore di OFF Radio Krakow, è anche il liquidatore nominato per il più ampio gruppo Radio Krakow, e da tempo lancia l'allarme sulle finanze della stazione.

Nonostante Pulit avesse dichiarato all'inizio dell'anno di non prevedere licenziamenti, sembra che la scelta di eliminare i collaboratori esterni in favore di conduttori virtuali sia stata vista come una soluzione per risparmiare, senza, tecnicamente, licenziare alcun dipendente.

Il progetto, tuttavia, ha una durata limitata: "Prevediamo che durerà non più di tre mesi e sarà poi valutato", ha precisato Pulit. Sembra quindi che il futuro dei nuovi host virtuali Emi, Kuba e Alex sia altrettanto incerto quanto quello dei loro predecessori umani.

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