La Fujifilm X100VI, ultima arrivata della popolarissima famiglia X100, ha generato una domanda eccezionale sorprendendo lo stesso produttore con un numero di pre-ordini straordinario. Nonostante un'imponente produzione di 15.000 unità al mese iniziata a novembre in Cina, Fujifilm anticipa che serviranno ancora mesi per soddisfare tutti i preordini. Questo vuol dire che, probabilmente, se non l'avete ancora acquistata o ordinata, dovrete attendere qualche mese prima di riceverla a casa.
Ma qual è il motivo di tanto successo? La X100VI, annunciata lo scorso 20 febbraio, deve gran parte della sua popolarità alla precedente X100V, una fotocamera mirrorless con sensore APS-C da 26MP considerata da molti una delle migliori compatte in circolazione e divenuta famosa grazie a un trend esploso su TikTok. Il nuovo modello conserva l'aspetto retro che ha contraddistinto la precedenti X100, arricchendosi di funzionalità digitali avanzate che la rendono ancora più interessante della già blasonatissima X100V.
Tra le migliorie proposte dalla X100VI troviamo un sensore APS-C stabilizzato da 40MP e un autofocus dotato di tecnologia IA per il rilevamento dei soggetti che già da soli valgono il prezzo del biglietto. A questo set di specifiche avanzate si aggiunge il design vintage che ha reso famose le fotocamere della serie X100 di Fujifilm ed è stato il principale motivo del loro successo su TikTok, social frequentato in gran parte dai giovani che sembrano apprezzare particolarmente il connubio tra modernità e stile classico proposto dalla X100VI.
Non a caso, Theo Georghiades, General Manager di Fujifilm UK, ha parlato della nuova mirrorless descrivendola come "il lancio di maggior successo che abbiamo mai registrato". Secondo il GM di Fujifilm, l'azienda si impegnerà a incrementare la produzione per soddisfare la domanda, ma non sarà facile tenere il passo con gli ordini.
Anche se si tratta di una vittoria ampiamente preannunciata dagli esperti del settore, la popolarità senza precedenti della nuova APS-C Fujifilm offre un prezioso spunto riflessivo e rappresenta un caso di studio significativo per l'industria fotografica nel suo complesso.