Prime auto blu su eBay battute a 57.000 euro

La prima asta eBay di auto blu si è conclusa positivamente: tutti i veicoli sono stati battuti al di sopra del loro valore. Sul sito è già stata avviata un'altra asta.

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a cura di Dario D'Elia

Ieri la prima asta eBay del Governo con 6 auto blu si è conclusa con un risultato oltre le aspettative. Tutti i veicoli sono stati battuti al di sopra dei rispettivi valori di mercato. Ad esempio un'Alfa 166 del 2007 con 126.718 km ha raggiunto quota 8.150 euro. Su AutoScout 24 modelli analoghi vengono offerti con prezzi di partenza compresi tra 5.000 e 7.900 euro.

Sono andate bene anche un'altra Alfa 166 (7.100 euro), due Bmw 525d del 2009 vendute rispettivamente a 14.050 e 12.050, due Lancia Thesis 2.4 Jtd del 2008 e del 2009 rispettivamente a 8.000 e 7.550 euro. A prescindere dagli alti chilometraggi il numero di offerte è stato altissimo. Rilanci e contro-rilanci hanno consentito soprattutto allo scadere del tempo di ottenere complessivamente un ricavo di circa 57mila euro. Secondo le stime, se tutte le 151 auto in vendita dovessero rispettare queste soglie (di successo) la raccolta complessiva potrebbe superare le 150mila euro. Una goccia nel mare, ma comunque un apprezzabile segnale. Per altro è già iniziata l'asta di altri veicoli su Ebay.

Auto blu

Molti hanno bollato l'iniziativa come demagogica, ma bisogna riconoscere che al netto della propaganda c'è una vendita reale. La speranza è che prosegua perché 151 auto blu in meno sono ancora troppo poche: bisogna alzare l'asticella.

Dopodiché sarebbe bene ritornare sulla questione delle 210 auto blu ricomprate. Abbiamo indagato a fondo e verificato che numerose fonti confermano l'infondatezza dell'argomento. Il bando Consip correlato (scaricabile da qui) riguarda auto blindate destinate alla sicurezza, non auto blu – che sono normalmente veicoli di rappresentanza con autista. Il bando è stato emanato dal precedente esecutivo, ma non riguarda un acquisto obbligatorio bensì una convenzione per eventuali acquisti futuri realizzati dalle amministrazioni.

Questo non vuol dire che in Italia si sia conclusa la fase dello sperpero o del favoritismo. Più semplicemente, oggi ci sono strumenti per approfondire le notizie e favorire una gestione della cosa pubblica in piena trasparenza. Però in entrambi i casi non bisogna commettere l'errore di diventare manichei. La giustizia assoluta non è di questa terra.

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