Problemi in Nord America

I contenuti per adulti nel 2006 hanno fatturato nel segmento mobile mondiale solo 1,4 miliardi di dollari, ma a breve qualcosa potrebbe cambiare.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Problemi in Nord America

Al momento i contenuti per adulti sono accessibili tramite il menu dell'operatore. In Europa e in buona parte dell'Asia non vi sono particolari limitazioni: carrier come Vodafone, Orange e T-Mobile sono clienti di aziende come Vivid Entertainment.

Nel Nord America, invece, nessun carrier offre ancora contenuti di questo genere. E secondo Hirsch il problema è strettamente legato ai sistemi per verificare l'età degli utenti. "Quando gli operatori si sentiranno a loro agio con le piattaforme di accesso, e verificheranno che tutto funziona a dovere lanceranno i nuovi contenuti. Il nostro desiderio è che possano essere fruiti solo dagli adulti che lo desiderano".

Gli esperti del settore, però, sono convinti che anche il ritorno di immagine sia un problema. Recentemente Telus, il secondo carrier mobile canadese, è stato costretto a fare marcia indietro con i contenuti pornografici per cellulare: un gran numero di clienti, inclusa la Chiesa Cattolica, avevano minacciato l'annullamento dei loro contratti.

"Le aziende nord-americane sono molto attente al valore del loro brand. Non vogliono essere associate ai contenuti per adulti, quindi non permettono che questi sbarchino sui loro portali online", ha dichiarato Gibson.

"Non siamo in questo genere di business", ha spiegato Mark Siegel, portavoce di Cingular Wireless, sussidiaria di AT&T. "E non lo saremo anche in futuro. Ma gli utenti possono andare online dove preferiscono, per questo abbiamo comunque attivato il parental control".

Ma l'accesso via carrier non è l'unica possibilità. Secondo Hirsch un'altra strada è rappresentata dalla creazione in proprio di portali mobili specifici.

Leggi altri articoli