Perde 780 milioni nella discarica, ora vuole comprarla per recuperarli

Tesoro digitale perduto: Bitcoin sepolti varrebbero oltre 780 milioni di dollari se recuperabili, per cui il proprietario propone di comprare la discarica.

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a cura di Giulia Serena

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Un discarica gallese contenente 8.000 Bitcoin sepolti verrà riconvertita parzialmente in un impianto solare. Il consiglio locale di Newport ha annunciato la chiusura della discarica nell'anno finanziario 2025-26 e la sua successiva copertura, con l'autorizzazione già ottenuta per sviluppare un impianto fotovoltaico sul sito... ma c'è qualcuno che ha deciso di opporsi. 

La notizia ha colto, infatti, di sorpresa James Howells, l'uomo che aveva perso l'enorme quantità di Bitcoin su un hard disk portatile gettato nella discarica. Howells ha proposto di acquistare il sito "così com'è", nella speranza di poter recuperare il dispositivo contenente le criptovalute, il cui valore attuale supererebbe i 780 milioni di dollari.

La vicenda di questo "tesoro digitale sepolto" sembrava essersi conclusa a gennaio, quando una sentenza dell'Alta Corte aveva apparentemente vanificato le ultime speranze di Howells di recuperare l'hard disk o ottenere un risarcimento. Tuttavia, il nuovo progetto dell'impianto solare ha riaperto la questione.

Howells ha dichiarato:

"Se il consiglio comunale di Newport fosse disponibile, sarei potenzialmente interessato ad acquistare il sito della discarica 'così com'è'". Ha aggiunto di averne già discusso con i suoi partner di investimento, affermando che "è qualcosa di molto concreto sul tavolo".

Il consiglio di Newport ha ottenuto l'autorizzazione per l'impianto solare su parte del terreno lo scorso agosto. L'energia prodotta dovrebbe alimentare i camion elettrici per la raccolta dei rifiuti del consiglio. Newport, tra l'altro, possiede già sette camion elettrici e prevede di eliminare gradualmente i veicoli diesel nei prossimi anni.

La proposta di Howells di acquistare il sito potrebbe includere una spesa superiore ai 13 milioni di dollari precedentemente previsti per gli scavi, che avrebbero richiesto fino a 36 mesi. Un'eventuale acquisizione risparmierebbe, quindi, al consiglio le spese di copertura del sito, che richiedono diversi strati di aggregati, barriere e tubazioni per coprire in sicurezza l'enorme area di rifiuti.

Se dobbiamo trovare una morale a questa storia, diremmo che la vicenda sfortunata di Howells evidenzia i rischi legati alla conservazione delle criptovalute: sebbene tenere un wallet Bitcoin così ricco su un hard disk portatile in un cassetto della scrivania possa non essere l'idea peggiore del mondo, affidare le proprie criptovalute a terzi, aziende o organizzazioni può essere ancora più rischioso.

Nel corso della breve storia delle criptovalute, infatti, i possessori di monete digitali hanno perso ingenti fortune a causa di hacking e fallimenti di importanti exchange, canali e piattaforme come Ronin Network, Binance BNB Bridge, FTX e il famigerato Mt. Gox. Bisogna, quindi, stare attenti a come si conservano i propri bitcoin - e i propri soldi in generale -. 

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