Dieci milioni di pixel stabilizzati
Come le altre reflex digitali nella sua categoria, la K 10 ha un sensore da 10 Megapixel che consente immagini ad alta risoluzione. Questo sensore è anche stabilizzato, ovvero consente di scattare con tempi più lunghi di quelli a cui siete abituati, mantenendo una buona nitidezza dell'immagine.
Il vantaggio del sensore stabilizzato è che funziona con tutti gli obiettivi, compresi i vecchi modelli manuali.
Il suo inconveniente rispetto alla stabilizzazione ottica integrata negli obiettivi, come nel caso di alcuni modeli Canon e Nikon, è che la mira non è stabilizzata. Un punto che diventa dolente solamente con zoom molto potenti. Per la maggior parte degli usi, la stabilizzazione del sensore è una soluzione molto interessante: ne riparleremo approfonditamente nel capitolo pratico! La K 10D dispone anche di una sistema antipolvere, con un trattamento speciale della superficie del sensore e una speciale tecnologia per farlo vibrare, rimuovendo così la polvere.
Pentax si mantiene realistica chiamando questa tecnologia DR: Dust Reduction, ovvero riduzione della polvere, non rimozione.
La "pulizia" del sensore è accessibile dal menù.
Assieme al sensore vero e proprio, Pentax utilizza un processore d'immagine proprietario che usa due convertitori 22 bit per combinare velocità di trasferimento e precisione. Il risultato è tuttavia, sempre - al massimo - un file RAW su 12 bit così che l'apporto di questa tecnologia resta da valutare. In parole povere, non si vede la differenza con le fotocamere della concorrenza.
Peraltro, dal punto di vista della velocità, la K10D si limita a un massimo di 3 immagini per secondo, come le altre reflex per il grande pubblico. Un livello nettamente inferiore ai 5 scatti al secondo della categoria superiore, rappresentata per esempio dai modelli Canon 30D e Nikon D200.