Obiettivo, continua

La Lumix GH5, la nuova top di gamma Panasonic erede della fortunata GH4, si propone ad un pubblico di appassionati evoluti e professionisti per soddisfare le esigenze di chi aspira ad ottenere il massimo dei risultati dal formato Micro Quattro Terzi: anche per le still picture.

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a cura di Tom's Hardware

Aberrazione cromatica

L'aberrazione cromatica laterale non supera mai i 0,8 px ai bordi, un valore decisamente basso che contribuisce alla percezione di nitidezza delle immagini scattate con questo obiettivo.

Panasonic DC GH5 foto articolo 044

Anche con un crop 1:1  nella condizione peggiore, cioè alla lunghezza focale di 12 mm (24 eq.), l'aberrazione cromatica laterale non è praticamente visibile

Vignettatura

Ottimo comportamento grazie all'auto-correzione operata in camera. Il valore peggiore è di circa 0,7 EV a 24 mm eq. a TA (f/2.8). Ovviamente in RAW i discorsi sono un po' diversi, poiché alle stesse condizioni di prima la vignettatura supera i 2 EV.

Panasonic DC GH5 foto articolo 045

Vignettatura a 24 mm f/2.8

Panasonic DC GH5 foto articolo 046

Vignettatura a 60 mm f/4

Distorsione

Il sistema Micro Quattro Terzi utilizza il sistema automatico di correzione della distorsione in camera, per cui questo aspetto non rappresenta un problema. Ciò si traduce in una distorsione a forma di botte di circa l,6% alla focale più corta di 12 mm (24 eq.) e assolutamente trascurabile a tutte le altre focali. Una prestazione davvero degna di nota.

Panasonic DC GH5 foto articolo 047

Visibile distorsione a forma di botte a 24 mm eq., ma di valore più che accettabile grazie alla correzione in camera che si ottiene scattando in JPEG

Panasonic DC GH5 foto articolo 048

Distorsione trascurabile a 120 mm

Riflessi

Forse l'unico lato debole di questo zoom. Puntando l'obiettivo completamente contro sole, si manifestano interriflessioni e bagliori come evidenziato dalle due seguenti immagini:

Panasonic DC GH5 foto articolo 049

Panasonic DC GH5 foto articolo 050

Fortunatamente, il più delle volte, si può ridurre l'effetto del flare semplicemente variando la composizione di pochi mm.

Coma

Coma ben controllato, ma non del tutto assente, soprattutto a 24 mm. Sui punti luce intensi si manifestano dei bagliori. Tenuto conto però che si tratta di uno zoom, e per giunta ad ampia escursione, il risultato è da ritenersi buono.

Panasonic DC GH5 foto articolo 051

Coma ai bordi a 24 mm TA

Panasonic DC GH5 foto articolo 052

Coma ai bordi a 120 mm TA

Stabilizzatore

Per lo stabilizzatore valgono le considerazioni già fatte nel corso della prova della G80. Un esempio per tutti è rappresentato dalla seguente immagine:

Panasonic DC GH5 foto articolo 053

Questa foto è stata scattata alla focale eq. di 24 mm, a mano libera, senza alcun supporto per la stabilizzazione, con un tempo di otturazione di 1 sec. E non è mossa!

Macro

Notevoli le capacità macro fornite da questo zoom Panasonic. La distanza minima di MAF è di 0,20 m (con lunghezza focale di 12 mm) e 0,24 m (con lunghezza focale di 60 mm). Il rapporto d'ingrandimento massimo è di circa 0,3x / 0,6x (equivalente al formato 35 mm).

Sono garantite immagini di sicuro effetto...

Panasonic DC GH5 foto articolo 054

Foto ripresa alla minima distanza di MAF alla focale di 120 mm equivalenti, f/6.3

Bokeh

Piacevole sorpresa anche da questo punto di vista. Grazie al diaframma ad apertura circolare a ben 9 lamelle e all'accuratezza nella lavorazione degli elementi ottici impiegati, la resa dello sfocato è molto morbida. Ovviamente, il sensore Micro 4/3 in sé non permette di staccare molto il soggetto dallo sfondo, eccetto nel caso in cui lo stesso sia ravvicinato.

Panasonic DC GH5 foto articolo 055

Bokeh a f/3.8 e alla focale di 66 mm

Panasonic DC GH5 foto articolo 056

Bokeh a f/3.4 e alla focale equivalente di 47 mm

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