Al termine della nostra prova, non potevano mancare le nostre impressioni d'uso. La prima domanda cui cercheremo di dare una risposta, sulla base della nostra esperienza, è se tanta tecnologia possa aver influenzato la semplicità di utilizzo della macchina.
La versatilità è senz'altro impressionante: la già ricca pletora di funzioni, alcune delle quali esclusive, di cui sono dotate la GX8 e la G80 sono state completate strizzando l'occhio al professionista. Abbiamo girato un breve video per rendere l'idea di quali siano le potenzialità della GH5:
Come si può vedere, ogni singola funzione può essere personalizzata a piacimento, sin forse all'eccesso. Tutto però nell'ottica di un utilizzo avanzato, perché altrimenti non si spiega come non siano stati previsti, ad esempio, i modi scena o il modo panorama, del quale confessiamo aver sentito la mancanza in più di un'occasione.
Quindi, in sostanza, chi già conosce il mondo delle mirrorless Panasonic non troverà sostanziali difficoltà ad approcciare una macchina del genere; dovrà solo abituarsi ad una disposizione leggermente rivista di alcuni comandi, ma la base resta quella validissima della più economica G80. Il numero di funzioni ancora maggiore la rende adatta ad impieghi specifici come richiesto da un amatore evoluto o da un professionista che si accingono a spendere quasi duemila Euro per un corpo macchina.
Abbiamo scattato migliaia di foto con la DC-GH5, utilizzandola anche in condizioni particolari, benché non estreme, ricavandone sempre una gran piacevolezza, che è diversa da quella di una macchina d'impostazione vintage. Qui ci si rivolge ad una clientela super tecnologica che può fare a meno del gusto "retrò" legato all'impostazione delle reflex degli anni '80 a favore di una grande velocità e reattività: le prestazioni per cui questa mirrorless è giustamente rinomata, oltre alla sua sezione video. Velocità che si traduce in tempi di reazione particolarmente ridotti, sebbene non da primato. Lo shutter lag, cioè il tempo che passa da quando si preme il pulsante dell'otturatore a quando l'immagine viene catturata con il punto di MAF centrale, è di poco superiore ai 0,2 sec., ma alcune concorrenti, spaziando anche nel mondo delle reflex, riescono a scendere attorno ai 0,1 sec. Con la macchina in pre-fuoco, dopo che è stato premuto il pulsante di scatto a metà, lo shutter lag si riduce a 0,06 sec. La latenza è comunque così ridotta da non rendere percepibile, in pratica, alcun ritardo.
Il mirino elettronico OLED non fa per nulla rimpiangere uno di tipo ottico. Vanta una risoluzione da primato di ben di 3,68 Mpixel, garantisce un'ottima visibilità grazie ad un rapporto d'ingrandimento di 0,76 x con un Eyepoint di 21 mm.
Con un sistema di controllo touch di tipo statico, il monitor posteriore free-angle da 3,2" con rapporto d'aspetto 3:2 ed elevata risoluzione (1,62 Mpixel) fornisce un campo visivo pari a circa il 100%.
Il seguente video mostra come cambia la visualizzazione del monitor a seguito della pressione ripetuta del tasto DISP, sia nella fase della ripresa che della revisione delle immagini:
Come accennato nell'introduzione, la connettività Bluetooth 4.2 e Wi-Fi a 5 GHz (IEEE 802.11ac) integrate rappresentano un valido ausilio quando ci si deve, per varie ragioni, interfacciare questa mirrorless con un device multimediale. Si noti che il Bluetooth consuma meno del Wi-Fi, quindi se si deve controllare la macchina con lo smartphone può rappresentare la soluzione ottimale.
Un accessorio che può essere davvero molto utile è il battery grip DMW-BGGH5. Grazie all'utilizzo di una batteria aggiuntiva oltre a quella presente nel corpo macchina, garantisce infatti un'autonomia doppia. E' anche resistente agli schizzi, alla polvere e alle basse temperature.
Entrando ora nel merito delle impressioni d'utilizzo, diremo che già dai primi scatti si apprezza l'efficacia dell'autofocus sia in termini di velocità che di accuratezza, ma su questo punto non avevamo dubbi vista la già riscontrata efficacia dell'algoritmo DFD implementato da Panasonic.
Lo shutter lag ridottissimo permette d'immortalare i soggetti esattamente nell'istante desiderato e quando è necessario riprendere raffiche in sequenza; la macchina arriva a scattare 9 FPS con AFC e 12 FPS con AFS. Alcuni concorrenti fanno addirittura meglio, ma si tratta di prestazioni comunque già molto elevate, anche perché con la nuova modalità 6K PHOTO a 30 fps è davvero impossibile non catturare il momento giusto all'interno di una sequenza, e per giunta con una risoluzione di 18 Mpixel.
L'affidabilità del sistema esposimetrico e le ampie possibilità di controllo della dinamica contribuiscono all'ottenimento di foto sempre corrette nei livelli.
La qualità globale dell'immagine è ottima, addirittura superiore a quella già elevata di un modello come la GX8 della stessa casa con sensore della medesima risoluzione. In questo caso, il contributo del processore Venus Engine 10 è determinante soprattutto nella resa del dettaglio.
Utilizzando la GH5 in combinazione con il Leica 12-60 emerge una grande incisività a tutte le focali e anche a diaframmi aperti, con una CA laterale e una vignettatura mai visibili grazie alle correzioni apportate in camera. Non abbiamo provato questa mirrorless con altri obiettivi della linea Panasonic, ma siamo certi che con le migliori ottiche a focale fissa si possano ottenere prestazioni ancora superiori, non tanto in termini di risoluzione ma nel contenimento del rumore agli ISO elevati, potendo scattare a diaframmi più aperti e quindi facendo in modo che una maggior quantità di luce arrivi a colpire il sensore Micro 4/3. In tal modo diminuisce la necessità di ricorrere ad ISO elevati, grazie anche all'efficacissimo stabilizzatore dell'immagine ibrido che permette di scattare a mano libera con tempi di otturazione impensabili sino a qualche tempo fa.
Scontate le performance nella ripresa dei filmati, grazie ai potenti strumenti messi a disposizione da Panasonic. La GH5, da questo punto di vista, vanta infatti alcuni primati (n.b. a gennaio 2017):
- Stabilizzatore intelligente DUAL I.S. 2 con compensazione fino a 5 f/stop anche durante la registrazione dei video;
- Registrazione 4K a 60 FPS in formato MOV o MP4 con la possibilità di rallentare la timeline senza perdere alcun dettaglio;
- Durata della registrazione illimitata nel tempo (con l'unico vincolo della capacità della scheda di memoria) e nessun cropping del sensore;
- Registrazione interna 4:2:2 a 10 bit con possibilità di aggiornamento del firmware per registrare a 400 Mbps (nel modo ALL-Intra).
Il nuovo obiettivo coadiuva perfettamente la macchina assicurando ottime prestazioni. Oltre al silenzioso sistema interno di messa a fuoco (in cui l'elemento frontale non ruota), è presente un sistema a micro-incrementi nella sezione di controllo dell'apertura. L'unica cosa che ci sembra doveroso segnalare è che in qualche caso si verificano fenomeni di focus hunting.
Un plauso anche alla parte audio. I microfoni interni stereo e il sofisticato stadio di preamplificazione garantiscono la ripresa del suono senza forme di distorsione anche a livelli SPL piuttosto elevati, come dimostrano gli esempi riportati di strumenti registrati in studio.
Il consumo di energia è elevato, viste le prestazioni, ma grazie all'alta capacità della batteria di 1.860 mAh si può arrivare a scattare circa 400 foto e riprendere 4 brevi filmati, il che corrisponde esattamente a quanto dichiarato dal costruttore. Con le opzioni di risparmio energetico attivate il numero degli scatti può aumentare sensibilmente.