Prestazioni, continua

Recensione - Test DMC-GX8. Panasonic introduce una nuova mirrorless compatta ma dalle performance semi-professionali, l'erede della fortunata GX7. Caratterizzata da un nuovo sensore da 20,3 Mpixel, ha un corpo tropicalizzato, il Dual Image Stabilizer e registra filmati in 4K. La miglior Lumix di sempre?

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni, continua

L'autofocus è uno dei punti di forza della GX8, che ci ha sorpreso sin dall'inizio. Si tratta del già noto Panasonic Depth From Defocus (DFD), che grazie all'utilizzo di un nuovo algoritmo di messa a fuoco permette una rapidità notevolmente superiore rispetto ai modelli della generazione precedente. DFD utilizza le informazioni ricevute dall'obiettivo per calcolare la distanza del soggetto utilizzando le aree fuori fuoco delle due immagini (una vicino e una lontano). Questi dati sono poi combinati con la MAF a contrasto per terminare il processo in soli 0,07 sec. contribuendo non solo alla velocità dello stesso, ma anche all'aumento delle prestazioni di tracking AF e AF continuo (quantificabile in un 200%).

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I sistemi di messa a fuoco di cui dispone la macchina sono:

  • Full Area AF: la MAF avviene su qualsiasi punto del campo inquadrato.
  • 49-Area AF: l'area di messa a fuoco conta 49 punti. Il modo Custom Multi AF permette di comporre l'immagine con maggiore flessibilità selezionando il pattern voluto (orizzontale, verticale, definito dall'utente).
  • 1-Area AF: le dimensioni del punto AF possono essere regolate a piacimento, sia con MAF manuale che automatica; il punto si può quindi spostare su tutto il frame.
  • Tracking: per soggetti in movimento prevedibile o totalmente casuale.
  • Pinpoint AF (messa a fuoco precisa): aiuta ad effettuare la messa a fuoco su soggetti di piccole dimensioni ingrandendo automaticamente l'area centrale del fotogramma con la funzione frame-in-frame.
  • Low Light AF: permette la messa a fuoco anche in situazioni dove la luminosità scende fino a -4 EV.
  • Starlight AF: applicando un'area AF più ridotta, rileva il contrasto persino sui soggetti più piccoli, come appunto le stelle.
  • Focus Peaking: il pratico e noto sistema di controllo della messa a fuoco, attivabile sia in MF che AF+MF.
  • Eye Sensor AF: inizia la messa a fuoco appena il fotografo compone l'immagine attraverso il mirino elettronico.
  • Face Detection AF
  • Touch Pad AF: permette di utilizzare simultaneamente il mirino per inquadrare e il monitor touch per spostare dove si vuole il punto di MAF.

sistemi AF

”‹I vari sistemi AF di cui è dotata la DMC-GX8 denotano un'eccellente versatilità anche da questo punto di vista

Nel modo one shot l'autofocus è rapidissimo, praticamente istantaneo, e molto affidabile, indipendentemente dal fatto che il punto di MAF sia singolo o multiplo. Certo dipende dall'obiettivo, ma con quello fornito in kit e nelle condizioni peggiori (tanto per rendere l'idea quasi al buio e con l'illuminatore AF attivato), mette a fuoco in meno di 0,7 secondi senza perdere (quasi mai) un colpo. Quando l'illuminatore AF non interviene, cioè alle grandi distanze e sempre nelle stesse condizioni (ad esempio, città di notte) il discorso sostanzialmente non cambia: l'AF difficilmente fallisce, con rarissimi fenomeni di focus hunting solo in presenza di soggetti privi di contrasto! La tecnologia Low Light AF rende possibile una precisa messa a fuoco anche in condizioni d'illuminazione estremamente critiche, fino a - 4 EV, praticamente... al chiaro di luna.

illuminazione

Anche in condizioni d'illuminazione sfavorevoli, l'autofocus della GX8 è sempre affidabile

Abbiamo voluto mettere alla prova l'efficacia dell'autofocus in modalità tracking riprendendo un soggetto in corsa verso la fotocamera e attivando lo scatto continuo ad alta velocità. Bene, non ci crederete: su 94 scatti a raffica, 85 erano a fuoco, una percentuale altissima pari al 90%. Certo, queste prove sono state condotte con soggetto in movimento a bassa velocità e nelle condizioni più favorevoli (perpendicolare al piano del sensore), ma in ogni caso si tratta di una prestazione degna di lode, probabilmente la migliore rilevata sino ad ora su una mirrorless! A differenza del sistema di tracciamento tradizionale, basato esclusivamente sul colore, il nuovo sistema di tracking prende in considerazione anche le dimensioni ed il vettore di spostamento del soggetto, agganciandolo e offrendo immagini a fuoco ad ogni pressione del pulsante di scatto.

Il sistema esposimetrico, sempre molto affidabile nei risultati al punto che sul totale delle foto scattate durante le nostre prove pochissime sono risultate sovra o sottoesposte, prevede la misurazione multipla (valutativa), media pesata al centro e spot.

esposimetro

Letture dell'esposimetro a confronto: come prevedibile, le differenze sostanziali emergono soprattutto fra quella spot e le altre due

Numerose e ben studiate le funzioni per la correzione della dinamica, fra le quali segnaliamo iDynamic e Intensifica Ombra. La prima compensa contrasto ed esposizione quando la differenza di luminosità tra il soggetto principale e lo sfondo è elevata, cioè normalmente nelle situazioni ad elevato contrasto. Ecco un esempio di come agisce:

Anche la funzione Intensifica Ombra può essere impostata su vari livelli e calibrata in base alla situazione:

Resta poi sempre l'HDR, con possibilità d'impostare la gamma dinamica e l'auto-allineamento delle immagini riprese:

HDR in modo auto

Con tutte queste possibilità di regolazione, è molto difficile saturare la dinamica del sensore. Nelle nostre prove, abbiamo lasciato quasi sempre iDynamic su AUTO e la correzione ombre su standard, ottenendo risultati all'altezza delle aspettative, senza sorprese.

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