Obiettivo

Recensione - Test DMC-GX8. Panasonic introduce una nuova mirrorless compatta ma dalle performance semi-professionali, l'erede della fortunata GX7. Caratterizzata da un nuovo sensore da 20,3 Mpixel, ha un corpo tropicalizzato, il Dual Image Stabilizer e registra filmati in 4K. La miglior Lumix di sempre?

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a cura di Tom's Hardware

Obiettivo

La DMC-GX8 ci è stata fornita in kit con lo zoom Panasonic 14-140 mm f/3.5-5.6 ASPH POWER OIS Lumix G VARIO, obiettivo relativamente recente (2013) che affianca e migliora in alcuni aspetti il precedente della stessa lunghezza focale, ma presentato nel 2009. Questo zoom all in one è caratterizzato da un'ampia escursione focale equivalente a 28-280 mm (10 x), dimensioni compatte e stabilizzatore POWER O.I.S. Un'ottica ideale per la fotografia di viaggi e di reportage, poiché evita di dover ricorrere a più obiettivi per coprire le stesse lunghezze focali.

Obiettivo

Dal punto di vista ottico, è costituito da un totale di 14 elementi in 12 gruppi, di cui 3 lenti asferiche e 2 lenti ED a bassissima dispersione. Diametro dei filtri 58 mm e paraluce fornito di serie.

Schema ottico e grafici MTF dello zoom Panasonic 14-140

Schema ottico e grafici MTF dello zoom Panasonic 14-140

Escursione focale

28 mm equivalente

280 mm equivalente

L'escursione ottica dello zoom copre tutte le focali di uso più comune e si spinge anche oltre come teleobiettivo. Tuttavia, avremmo preferito una maggior copertura grandangolare (ad esempio 24 mm equivalenti) pur a discapito di un teleobiettivo un po' meno spinto. Si noti che non è disponibile lo zoom digitale intelligente (come ad esempio sulla bridge FZ1000), ma solo quello standard a 2 e 4 x, che produce però un deterioramento visibile nella qualità delle immagini, come evidenziato nell'esempio seguente (le immagini sono crop):

Zoom ottico 140 mm (equivalente 280 mm) e zoom digitale equivalente a 1.120 mm eq. (4 x).

Nitidezza

Centro 28 mm eq. (crop)

Abbastanza nitido a tutta apertura, a questa focale dà il meglio di sé a f/5.6.

Bordo 28 mm eq. (crop)

Al bordo estremo si nota di più la differenza (migliorativa) chiudendo il diaframma. Le prestazioni ottimali si ottengono fra f/5.6 e f/8. Uniforme il comportamento centro/bordo.

Centro 50 mm eq. (crop)

Alla focale equivalente di 50 mm l'obiettivo è già nitido a T.A. con un comportamento che tende a migliorare chiudendo il diaframma. Da f/8 si comincia a manifestare un leggero calo nella nitidezza.

Bordo 50 mm eq. (crop)

Un risultato molto valido: l'obiettivo è nitido al bordo estremo in maniera quasi indipendente dal diaframma sin tanto che non si manifestano i primi fenomeni dovuti alla diffrazione (già da f/8).

Centro 100 mm eq. (crop)

Ottimo comportamento centro/bordo che mostra una grande uniformità nelle prestazioni. Prestazioni migliori fra TA e f/5.6, da f/8 la resa tende visibilmente a calare.

Bordo 100 mm eq. (crop)

Si possono riprendere le considerazioni già fatte alle lunghezze focali inferiori. Consigliabile non chiudere il diaframma oltre a f/8. Ciò non deve meravigliare, essendo il sensore relativamente piccolo rispetto ad una full frame.

Centro 280 mm eq. (crop)

Comportamento in controtendenza. Maggior nitidezza a TA rispetto a f/5.6 e f/8, comunque una prestazione generale molto buona considerando l'escursione focale di questo zoom. Contrasto più basso rispetto a quello delle focali più corte, ma facilmente "recuperabile" via software.

Bordo 280 mm eq. (crop)

Quasi impercettibile miglioramento delle prestazioni sino a f/11.

In conclusione, questo zoom Panasonic si fa apprezzare, come detto, per l'uniformità di prestazioni sia al variare della lunghezza focale che del diaframma. I risultati migliori si ottengono a f/5.6 a tutte le focali eccetto quelle tele più spinte. Non ha una nitidezza da primato, tuttavia tenuto conto dell'escursione focale, della luminosità e del costo, si può senza dubbio affermare come gli ingegneri della Panasonic abbiano fatto un ottimo lavoro. 

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