Impressioni d'uso
Abbiamo scattato migliaia di foto con la DMC-GX8, utilizzandola anche in condizioni particolari, benché non proprio estreme. Ad esempio, elevate temperature ma soprattutto al mare, sulle barche, in presenza di spruzzi d'acqua, dove abbiamo apprezzato le capacità d'impermeabilizzazione del corpo macchina. Gocce d'acqua, polvere, qualche granello di sabbia, non costituiscono un problema: attenzione però che l'ottica fornita in kit non possiede le stesse caratteristiche!
Se gli effetti speciali sono molteplici e donano un tocco di personalizzazione ad alcune foto che potrebbero al contrario essere magari banali, troviamo una mancanza piuttosto insolita quella dei modi scena selezionabili dall'utente. Questi ultimi esistono, ma sono solo automatici quando la macchina funziona in modalità iA o iA plus; l'utente non li può selezionare e infatti sulla ghiera dei modi manca la posizione SCN.
Una funzione introdotta di dubbia utilità, secondo il nostro modesto parere, è quella denominata Risoluzione Intelligente, che per com'è descritta sul manuale d'uso permette di riprendere immagini con un'aumentata percezione di nitidezza e profili nettamente più definiti. Dalle prove effettuate, non abbiamo infatti riscontrato differenze avvertibili cambiando le varie impostazioni legate a questa funzione, come mostrano le foto seguenti:
La grafica del display è chiara e ben leggibile, la logica dei menù permette di familiarizzare velocemente con la fotocamera anche se per alcune funzioni specifiche è consigliabile una lettura del manuale d'uso, vista la versatilità della macchina.
Sia il mirino elettronico OLED che il monitor posteriore offrono un'ottima visibilità. Il primo ha una risoluzione di 2.360 kpixel ed è, come accennato, angolabile di 90°, possibilità che in realtà non abbiamo praticamente mai usato. L'eyepoint di 21 mm permette di stare abbastanza lontani dal mirino visualizzando comunque tutte le informazioni necessarie. Altrettanto funzionale il monitor LCD da 3" e 1.040 kpixel, completamente orientabile e di tipo touch. Ha una copertura del 100% e vari rapporti d'aspetto selezionabili.
Già dai primi scatti si apprezza l'efficacia dell'autofocus in termini sia di velocità che di accuratezza, un miglioramento rispetto alla precedente GX7, ma anche rispetto alla FZ1000 che comunque utilizza lo stesso algoritmo DFD.
Lo shutter lag ridottissimo permette d'immortalare i soggetti esattamente nell'istante desiderato e quando è necessario riprendere raffiche in sequenza, la macchina arriva a scattare 8 fps con AFS.
L'affidabilità del sistema esposimetrico e le ampie possibilità di controllo della dinamica contribuiscono all'ottenimento di foto sempre corrette nei livelli.
La qualità globale dell'immagine è ottima, e ancora superiore utilizzando obiettivi o della stessa Panasonic o di altro costruttore compatibili con lo standard Micro 4/3.
Grande incisività soprattutto alle focali grandangolari, anche a diaframmi relativamente aperti, con qualche minimo residuo di CA laterale in condizioni di forte contrasto. Alle focali intermedie, comportamento ancora migliore e solo alle focali maggiori si nota una leggera caduta del potere risolvente e del contrasto, aspetto tipico per gli zoom all in one di tale escursione focale.
Ovviamente, alla qualità dell'immagine contribuiscono anche le caratteristiche del nuovo sensore e processore d'immagine:
Nulla da eccepire anche riguardo alla qualità dei filmati registrabili e degli strumenti messi a disposizione da Panasonic per ottenerli. Ad esempio, la combinazione del sistema di stabilizzazione a cinque assi Hybrid 5-axis Optical Image Stabilization e la livella elettronica permettono riprese video stabili, prive di vibrazioni, capaci di contrastare ogni movimento involontario delle mani. L'autofocus è sempre progressivo in modo che la transizione dei piani sia graduale.
Qualche problema l'abbiamo riscontrato nella riproduzione dei video 4K. Utilizzando un PC con Win 7 a 32 bit, sia Windows Media Player (ultima versione aggiornata per questo OS) che VLC Media Player 2.1.5 andavano in crash con la temuta schermata blu di Windows! Con PHOTOfunSTUDIO 9.7 PE di Panasonic, invece, tutto fila liscio, posto che il computer e l'adattatore grafico siano abbastanza potenti per consentire una riproduzione fluida del filmato stesso.
La durata della batteria al litio è purtroppo un punto debole della macchina: si tratta della stessa unità da 1.200 mAh già utilizzata su altri modelli Panasonic, che purtroppo non riesce a garantire in nessun modo i 310 scatti dichiarati utilizzando il mirino elettronico, tenuto conto ovviamente del fatto che durante l'uso pratico normalmente non si rispettano gli standard CIPA.
Da ultima, una considerazione sul flash. Come sappiamo, la macchina ne è sprovvista, e non avendo a disposizione un lampeggiatore Panasonic esterno abbiamo provato ad installare un Canon 430 EX ottenendo risultati per certi versi inaspettati. Lavorando in manuale ed impostando la potenza su ¼ o 1/8, siamo riusciti a catturare (con qualche tentativo) e con il flash diretto immagini ben bilanciate nell'esposizione. In bounce flash, il più delle volte si può anche lasciarlo in TTL (è solo un'impostazione dello stesso, in realtà non lavora in questo modo) e i risultati sono comunque più che soddisfacenti.
L'ideale è ovviamente utilizzare un lampeggiatore Panasonic esterno dedicato come il DMW-FL580LE o il DMW-FL360L.