Corpo macchina ed ergonomia
La GX8 si presenta con un corpo macchina di medie dimensioni, considerando che si tratta di una mirrorless. Giusto per fare un esempio, pur avendo un sensore più piccolo di quello della Sony ILCE-6000 (che è un APS-C), risulta poco più larga e più alta. L'aspetto richiama quello delle concorrenti dirette, senza particolari vezzi estetici; il peso è di poco inferiore al mezzo chilo per il solo corpo, con batteria e scheda di memoria. Con lo zoom 14-140 mm la bilancia segna 752 grammi, quindi meno della bridge FZ1000 della stessa Casa.
La qualità costruttiva è elevata, con il corpo realizzato in lega di magnesio, materiale leggero ma, allo stesso tempo, robusto e durevole. Il livello di finitura e la cura dei particolari soddisfano pienamente. Non solo: la macchina è resistente ad acqua e polvere, una caratteristica ottenuta sigillando le varie sezioni così da permettere le riprese anche in condizioni meteorologiche difficili.
La disposizione dei comandi è corretta, anche se dal punto di vista ergonomico le fotocamere "stile reflex" sono forse ancora più intuitive ed immediate, perlomeno durante l'approccio iniziale. E, visto che Panasonic non ha reflex in catalogo, il riferimento va alla DMC-GH-4 ma anche alla DMC-G7. Ad esempio, in queste ultime i comandi sono un po' più manovrabili e il mirino elettronico è allineato all'obiettivo, mentre nella GX8 è sfasato sulla sinistra. Ciò ha una minima influenza sull'impugnatura, che comunque troviamo comoda grazie alla sagomatura del corpo macchina, che assicura un buon grip. I tasti sul lato posteriore sono un po' piccoli e volutamente poco sporgenti per evitare di azionarli inavvertitamente. Per ritrovarli con facilità anche senza guardarli, bisogna farci un po' la mano.
In posizione coassiale al pulsante di scatto c'è una prima piccola ghiera per modificare il valore del parametro selezionato.
Sul lato superiore, appena a destra della slitta hot shoe per il flash esterno (la macchina ne è infatti sprovvista), troviamo le due ghiere coassiali dei modi e della compensazione dell'esposizione, realizzate in metallo.
Appena a destra, quella che permette di far scorrere i vari parametri del Quick Menu con l'utilissimo pulsantino superiore personalizzabile.
La zona posteriore è dominata dal mirino elettronico OLED angolabile di 90°, ovviamente con sensore di prossimità, dal display touch completamente orientabile da 3" per 1.040 kpixel di risoluzione e dai comandi di uso più frequente, con la possibilità di personalizzarne ben otto. In tal modo, l'utente potrà davvero costruirsi la macchina secondo le proprie esigenze, anche perché la ghiera dei modi permette tre possibilità custom per registrare le impostazioni correnti della fotocamera come impostazioni personalizzate.
La SD card trova alloggiamento nello stesso scomparto della batteria, sotto la fotocamera.
Uno sportellino laterale occulta la presa per il comando remoto/microfono esterno, il connettore mini HDMI e quello USB. Manca la presa cuffia per la monitoria dell'audio durante le riprese video.