Particolarità tecniche
Ciò che contraddistingue la Lumix FZ1000 dalle altre fotocamere super zoom della stessa marca, o della concorrenza, è innanzitutto il sensore CMOS ad alta sensibilità da 1", che misura 13,2 x 8,8 mm. Il costruttore è avaro d'informazioni in merito, ma vista la risoluzione di 20,1 Mpixel vi è il forte sospetto (comunque non confermato) che sia il medesimo prodotto dalla Sony per le DSC-RX100 II e RX10.
Sul mercato ci sono delle bridge con un fattore di zoom 65 x contro i 16 x della FZ1000, tuttavia le prime adottano un sensore da 1/2.3", molto più piccolo (6,17 x 4,55 mm): in termini di area quattro volte inferiore! Ecco perché uno zoom 16 x, abbinato ad un sensore da 1", è già di per se un'ardita sfida tecnica, finora mai tentata.
Innovativo è anche il sistema autofocus Panasonic Depth From Defocus (DFD), che grazie all'utilizzo di un motore lineare e di un nuovo algoritmo di messa a fuoco permette – come vedremo - una rapidità il 275% superiore rispetto alla LUMIX FZ200. DFD utilizza le informazioni ricevute dall'obiettivo per calcolare la distanza del soggetto utilizzando le aree fuori fuoco delle due immagini (una vicino e una lontano). Questi dati sono poi combinati con la MAF a contrasto per la messa a punto finale, il tutto in 0,07 sec. contribuendo non solo alla velocità del processo in quanto tale, ma anche all'aumento delle prestazioni di tracking AF e AF continuo.
Il processore d'immagine è il potente Venus Engine di tipo quad core, per l'occasione totalmente riprogettato per l'integrazione nella FZ1000, dove contribuisce a migliorare drasticamente le prestazioni ottiche correggendo i limiti dell'obiettivo (distorsione, aberrazione cromatica) e ottimizzando la risoluzione e la resa cromatica.
Il nuovo filtro integrato nel motore di elaborazione del segnale, abbinato al Random Filter, riduce il rumore secondo ogni componente di frequenza per migliorare la resa dell'immagine anche nelle riprese ad alta sensibilità.
L'Aperture Filter è in grado di controllare una gamma di frequenze più ampia; regola la quantità di nitidezza in base alla frequenza della luce incidente sul sensore. Infine, il Venus Engine ha anche un forte impatto sulla riproduzione dei colori: tono, saturazione e luminosità vengono suddivisi su 16 "assi di regolazione" per valutare ogni singola componente cromatica nell'immagine ed apportare precise correzioni ove necessario.
Venus Engine
L'otturatore, oltre che meccanico, è anche di tipo elettronico e il funzionamento è selezionabile da menu. In questo caso, raggiunge la massima velocità 1/16.000 sec! Un tempo che permette congelare soggetti in rapido movimento. Ne sono un esempio i crop delle foto scattate di seguito:
Da ultimo, la FZ1000 offre diverse opzioni di connessione per condividere immagini e video appena registrati utilizzando Panasonic Image App su un dispositivo mobile; la macchina integra infatti la connettività Wi-Fi con NFC. Attraverso smartphone o tablet è possibile scattare immagini e video da remoto, così come zoomare, mettere a fuoco, regolare apertura ed esposizione ecc.