Le due Panasonic ci sono state fornite con i seguenti quattro obiettivi: Lumix G Vario 12-60mm f/3.5-5.6 O.I.S., Lumix G Vario 12-32mm f/3.5-5.6 O.I.S., Lumix G Vario 35-100mm f/4.0-5.6 ASPH Mega O.I.S. ed infine Lumix G X Vario 35-100mm f/2.8 / Power O.I.S.
Lo zoom Lumix G Vario 12-60mm f/3.5-5.6 O.I.S. è stato introdotto nel mese di maggio dello scorso anno, quindi si tratta di un obiettivo relativamente recente caratterizzato da un'escursione focale equivalente a 24-120 mm (5 x), dimensioni piuttosto compatte e stabilizzatore Power O.I.S. Un'ottica all in one basata su un design splash/dust proof, quindi ideale per la fotografia di viaggi anche in condizioni d'utilizzo avverse (pioggia/polvere).
Dal punto di vista ottico, è costituito da un totale di 11 elementi in 9 gruppi, di cui 3 lenti asferiche e 1 lente ED a bassissima dispersione. Il diaframma ad apertura circolare è a 7 lamelle.
Questo zoom è caratterizzato da un'ottima nitidezza al centro del fotogramma già a tutta apertura, che però purtroppo alle lunghezze focali grandangolari decresce sensibilmente ai bordi. Il comportamento da 40 mm in poi diventa più uniforme, a discapito di una leggera riduzione dell'MTF.
La distorsione a 12 mm è piuttosto pronunciata, oltre al 6%, così come non è trascurabile la vignettatura a T.A., tuttavia questi parametri sono automaticamente corretti in camera così che in pratica resta solo visibile un residuo di distorsione a forma di botte a 12 mm (1,6%) e a 25 mm (0,6%), valori non preoccupanti.
Abbastanza contenuta l'aberrazione cromatica, considerando che si tratta di uno zoom, quasi invisibile nei casi pratici anche se fa registrare valori medi attorno ai 0,5 px. Si nota quindi solo in condizioni di forte contrasto, alle focali più basse e a tutta apertura.
Il secondo zoom di cui vogliamo parlarvi è il Lumix G Vario HD 12-32mm F3.5-5.6 Mega O.I.S., annunciato nell'ottobre 2013 e caratterizzato da un'escursione focale equivalente di 24-64 mm (2,7 x), dimensioni microscopiche e stabilizzatore Mega O.I.S. Un obiettivo che, a dispetto del costo relativamente contenuto e della costruzione economica, ha ottenuto dalla stampa specializzata recensioni estremamente positive, recensioni che non abbiamo potuto far altro che confermare.
Grazie al design collassabile l'obiettivo ha una lunghezza fisica di soli 24 mm "a riposo", ma per essere utilizzato bisogna ruotare l'anello dello zoom in posizione di lavoro:
Dal punto di vista ottico, è costituito da un totale di 8 elementi in 7 gruppi, di cui 3 lenti asferiche e 1 lente ED. Il diaframma ad apertura circolare è a 7 lamelle. Il paraluce non è previsto, ma l'obiettivo ha una filettatura da 37 mm per accettare eventuali paraluce di terze o filtri.
Il 12-60 è fornito in kit con la G80, il 12-32 con la GX80, ma... quale dei due offre le migliori prestazioni?
Dal punto di vista prettamente ottico il piccolo 12-32 ha la meglio sul 12-60, soprattutto in termini di nitidezza ai bordi. È risaputo che realizzare obiettivi a lunga escursione focale comporta delle difficoltà tecniche maggiori rispetto ad uno con escursione modesta, ecco perché è difficile trovare degli zoom all in one di prestazioni eccellenti, a meno di eccezioni come l'inarrivabile (per i concorrenti...) Olympus 12-100 F4 IS Pro, che costa la bellezza di 1.300 Euro, sempre restando in ambito Micro 4/3.
Osservate queste immagini comparative:
Guardate però che cosa succede ai bordi:
In termini di aberrazione cromatica laterale, però, il 12-32 si comporta meno bene del 12-60:
Qualche riflesso in più della media per entrambe le ottiche (le immagini seguenti sono state scattate senza paraluce puntando direttamente l'obiettivo controsole):