La Cina ha lanciato ufficialmente il più grande parco eolico ad altissima quota del mondo in quella che chiama regione autonoma dello Xizang, nota ai più come Tibet. Sviluppato da CHN Energy, il parco eolico da 100 MW (megawatt) si trova a un'altitudine sorprendente di 4.650 metri nel distretto di Seni, e si distingue come impianto ad altissima quota.
Questo straordinario progetto, in funzione dal 1° gennaio, ha un duplice scopo: non solo fornisce elettricità pulita a circa 140.000 famiglie della città di Nagqu, la più grande città a livello di prefettura del Tibet, ma funge anche da centro di ricerca e sviluppo per parchi eolici su larga scala ad altissima quota.
Hu Jiansheng, responsabile del progetto, ha rivelato che la tecnologia all'avanguardia ha svolto un ruolo cruciale nel superare le sfide poste dalle difficili condizioni climatiche del Tibet, tra cui sole, vento, sabbia, pioggia e neve. Nella fase di progettazione è stata impiegata una piattaforma eolica intelligente, che incorpora una tecnologia di controllo della stabilità per affrontare problemi quali la bassa efficienza nella conversione dell'energia eolica e la decelerazione delle pale causata dall'altitudine ultraelevata.
Le turbine installate in questo parco eolico sono dotate di pale più lunghe per aumentare l'area spazzata, migliorando così l'efficienza in condizioni di bassa pressione atmosferica. In un'impressionante dimostrazione di innovazione, gli sviluppatori hanno anche ideato una tecnica speciale per applicare uno strato esterno di vernice, evitando che diventi eccessivamente secca e fragile. Questo non solo garantisce la longevità delle turbine, ma attenua anche l'invecchiamento di altri componenti esposti.
Nonostante le condizioni difficili, il progetto da 90,3 milioni di dollari è stato completato in 260 giorni. Il parco eolico comprende 25 turbine distribuite su 140.000 metri quadrati (1,5 milioni di piedi quadrati) e dovrebbe generare circa 200 milioni di kWh di elettricità all'anno. Si stima che questo contributo sostanziale ridurrà le emissioni di anidride carbonica di circa 160.000 tonnellate, segnando un passo significativo verso l'impegno della Cina per un futuro più verde.