Ora puoi costruirti una stampante 3D in casa economica con questo progetto open source

Stampante 3D open-source fai-da-te: Lemontron si assembla con parti acquistabili, costa 411$, è smontabile e stoccabile in una scatola di filamento vuota.

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a cura di Giulia Serena

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Un nuovo progetto open-source chiamato Lemontron permette di costruire una stampante 3D fai-da-te utilizzando componenti facilmente reperibili e un telaio stampato in 3D. L'innovativa stampante può poi essere smontata e riposta in una scatola vuota di filamento quando non in uso.

Il Lemontron si distingue per la sua architettura "capovolta" che stampa gli oggetti dal basso verso l'alto. Nonostante richieda una stampante 3D esistente per realizzare il telaio, offre vantaggi significativi in termini di costi e riparabilità rispetto ad altri modelli DIY.

Con un costo stimato di circa 411 dollari per tutti i componenti, il Lemontron risulta più economico di progetti simili come il Positron v3.2 (699$) o il Journeymaker (799$). Inoltre, utilizzando parti standard facilmente sostituibili, consente una manutenzione semplificata senza dover ricorrere a costosi pezzi di ricambio proprietari.

La guida completa alla costruzione del Lemontron, comprensiva dei file per stampare il telaio e delle istruzioni dettagliate per l'assemblaggio, è disponibile online gratuitamente. Questo permette anche a maker alle prime armi di cimentarsi nella realizzazione della propria stampante 3D personalizzata.

Il progetto Lemontron si inserisce nel filone delle stampanti 3D open-source, che mirano a rendere questa tecnologia sempre più accessibile attraverso la condivisione di conoscenze e design. Nonostante richieda un investimento iniziale e alcune competenze tecniche, rappresenta un'opportunità interessante per chi desidera esplorare il mondo della stampa 3D in modo economico e flessibile.

La stampa 3D ha una storia affascinante che risale agli anni '80, quando Chuck Hull inventò la stereolitografia. Da allora, questa tecnologia ha fatto passi da gigante, rivoluzionando diversi settori industriali e aprendo nuove possibilità per i maker e gli hobbisti.

Il movimento open-source nella stampa 3D ha radici profonde, con progetti pionieristici come RepRap che hanno gettato le basi per l'innovazione collaborativa. L'idea di una stampante 3D che può replicare parti di se stessa ha catturato l'immaginazione di molti appassionati, spingendo lo sviluppo di soluzioni sempre più accessibili e versatili.

L'architettura "capovolta" del Lemontron rappresenta un'interessante deviazione dai design tradizionali. Questo approccio potrebbe offrire vantaggi in termini di precisione e stabilità, ricordando in qualche modo le prime stampanti a impatto che stampavano dal basso verso l'alto.

- Crediti immagine di copertina: Lemontron (https://youtu.be/n6l3GvkE4QU)

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