Realtà virtuale Apple
Questa visione artificiale va ben oltre gli studi ed è creata, brillantemente, attraverso il marketing, le PR e gli eventi. Persino il top executive, un ragazzo di nome Steve Jobs, interpreta un personaggio di nome Steve Jobs, creato ad arte dall'agenzia pubblicitaria.
Anche IBM cerca di fare lo stesso, ma non certo con la completezza e la perizia di Apple (pensiamo che le capacità di IBM in questo settore siano scemate con la dipartita di Louis Gerstner). Microsoft, d'altra parte, non ha un vero e proprio controllo sulla sua immagine. Alcune volte potrete sentire la gente chiamare Microsoft "Impero del Male" come se fosse l'affermazione più comune sulla terra. In genere, invece, non si sentono termini negativi che descrivono Apple - giustificati o meno che siano.
Se ci si sofferma sull'attuale campagna Apple, PC e Mac, emerge come Apple descriva il PC come un'oggetto noioso, da nerd e inefficiente, mentre il Mac è nuovo, trendy e un amico simpatico. Ora torniamo indietro e chiedetevi: quando abbiamo visto Microsoft creare un'immagine di qualsiasi tipo attorno a Windows? Forse ricordate che Microsoft ha messo una testa di dinosauro su un attore, e lo ha utilizzato per far ridere i ragazzi che non tenevano aggiornato Office (Prendersi gioco dei clienti è nella lunga lista delle cose stupide da fare)?.
L'immagine di Microsoft che si è creata, viene mantenuta in larga parte dalla sua concorrenza, Sun in particolare, che spesso ha finito per danneggiare la sua stessa immagine. Apple lo fa molto più elegantemente e la sua immagine è rimasta negli anni intatta.
Ma non è solo Apple, lo stesso Steve Jobs è un prodotto della loro agenzia e questa è una delle ragioni per cui Apple ha tentato di impedire la diffusione del libro "iCon the Greatest Second Act in the History of Business". Di fatto non ha solo vietato il libro negli Apple Store, ma ha bloccato anche la stessa casa editrice, ottenendo come risultato che le vendite del testo messo all'indice si impennassero, e infatti è andato recentemente in ristampa. Strada facendo questa reazione di Apple è fallita e il libro è andato in ristampa; quest'azione ci suggerisce che neanche la casa di Cupertino è perfetta. Tuttavia gli sforzi per mantenere un'immagine artificiale del loro CEO sono sicuramente una parte critica del loro impegno. E, come potete immaginare, questa immagine è del tutto differente all'interno dell'azienda rispetto a quella data all'esterno.
Tra le tante ricordiamo le pressioni sugli appassionati, volte ad evitare la fuga di notizie riguardanti prodotti non ancora annunciati e, come risultato, questi blog hanno ottenuto la stessa protezione del New York Times. Ok, forse Apple ha serrato le fila qualche volta, ma ciò ha messo in mostra quanto siano impegnati nel controllare gli eventi.
Apple è circondata inoltre da un'invidiabile base di fan, la quale tende a supportare, spesso alla cieca, tutto quello che fa l'azienda. Molte aziende ucciderebbero per cotanta fedeltà; d'altra parte, gli aspetti più attivisti di questa base di fan potrebbero diventare una barriera al ritorno di Apple a certi segmenti del mercato. Inoltre, questo crea un solido e visibile svantaggio per chiunque parli male di Apple e cerca di fare un lavoro rispettabile per a un livello (minimo) di decenza l'immagine negativa dell'azienda.