Netflix domina incontrastato sul tetto del mondo e la sua continua ascesa dovrebbe far riflettere sulle reali prospettive di recupero dei vecchi media come la televisione via etere. The Global Internet Phenomena Report di Sandivine (ottobre 2018) conferma che analizzando il flusso dati in downstream il 58% è dedicato al video-streaming. In pratica i servizi di questo tipo sono quelli che impegnano maggiormente le risorse a disposizione.
Netflix detiene il 14,97% globale del segmento, ma tra Americhe, EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente) e Asia-Pacifico vi sono nette differenze. Da noi Youtube è ancora leader con il 16,10%, mentre Netflix si ferma al 12,99%. Guardando a Ovest Netflix sale in cattedra con il 19,10% mentre a Est sono i servizi streaming minori a dominare con l'11,56%.
Si tratta di mercati profondamente diversi che però hanno fatto emergere tratti comuni. A parte il successo di Netflix e del video-streaming in genere, bisogna sottolineare l'aumento del traffico cifrato - che ormai vale più del 50%, l'incremento del gaming (7,78% globale), la buona salute del peer-to-peer (2,84% globale) e il peso dei singoli eventi live.
Lo scenario EMEA è molto interessante e forse inaspettato. Dopo YouTube e Netflix, vi sono servizi streaming minori (10,30%), Amazon Prime (6,06%), QUIC (5,41%), Playstation Download (3,75%), Twitch (2,93%), HTTP TLS (2,93%), Steam Download (2,84%) e http download (2,44%).
Per servizi streaming minori si intendono quelli che singolarmente non hanno ancora un grande peso in termini di share. QUIC invece è un protocollo impiegato dai siti di Google per lo più. Infine per http TLS (Transport Layer Security) si intende il traffico cifrato magari generato via mail, browser, etc.
Sul fronte upstream, sempre in EMEA, sono i trasferimenti Bittorrent a erodere maggiori risorse con il 31,73% di traffico. Al secondo posto Google (9,42%), poi http Media Stream (6,44%) e YouTube (4,09%). Ciò vuol dire che, senza girarci troppo intorno, la pirateria ha ancora molto peso. Negli Stati uniti Bittorent non supera il 9,21% e domina invece RAW MPEG-TS - praticamente il protocollo usato dai broadcaster per lo streaming dei loro servizi e dai sistemi di videosorveglianza.
E per il futuro cosa bisognerà attendersi? Probabilmente un'ulteriore crescita di Netflix perché pur generando già una quota di traffico consistente rimane la piattaforma più efficiente. In pratica se si fa un parallelo tra le dimensioni dei suoi singoli titoli e quello dei concorrenti, si scopre che occupano meno spazio e vengono distribuiti meglio. Un altro esempio è quello di comparare gaming e streaming Netflix: 101 GB di Call of Duty 3 da scaricare equivalgono a 14 ore di riproduzione in 4K - calcolando 7 GB/ora.
Altre fronti in crescita da tenere d'occhio sono senza dubbio dispositivi IOT come ad esempio i termostati NEST, gli assistenti vocali come Alexa e Siri, i crash in ambito mobile e il traffico da criptovaluta.