Il risultato comunque era nell'aria considerato che negli ultimi sei mesi sono stati applicati (diffusamente) aumenti. L'ultimo in ordine di tempo proprio in Europa e in Italia. La maggiore criticità comunque è legata alla concorrenza statunitense: oggi oltre ad Amazon ci sono Hulu, Cbs All Access, Appel Tv+, Hbo Max e Disney+. Senza contare le realtà emergenti sui mercati nazionali europei. Anche solo parlando dell'Italia oggi non si può far a meno di citare realtà come TIMVision, NowTV e Infinity.
Inoltre tra 2019 e 2020 arriverà la tegola dei diritti di alcune serie di successo, che migreranno verso le nuove piattaforme, come ad esempio HBO e Disney+. Quest'ultima è candidata a fare man bassa dei titoli Disney, Pixar, Marvel e Star Wars. Ma se si domanda Reed Hastings chi è il concorrente più temibile la risposta è immediata: YouTube.
"YouTube è sette volte più grande di noi, approssimativamente, in ore di visualizzazione ed è un servizio fenomenale. Certo, è gratis. Quindi la vera domanda è: possiamo produrre abbastanza contenuti che le persone sono disposte a pagare?", ha dichiarato Hastings.
La prospettiva è che prima o poi lo scontro possa diventare diretto, ma nel breve termine c'è positività, tanto più che l'azienda si aspetta già di tornare a una crescita nel terzo trimestre, in base ai primi dati di queste settimane. Ad ogni modo il maggior potenziale si esprimerà al di fuori dei confini statunitensi e infatti il Chief content officer Ted Sarandos ha detto che le nuove serie TV originali realizzate in Germania, Danimarca e Svezia porteranno "dai 12 ai 15 milioni di telespettatori".
"Non c'è mai stato un momento migliore per il talento", ha detto il co-fondatore e AD di Netflix Reed Hastings. "Si mettono in palio tra noi, Disney, Amazon, ecc. Ma non è una competizione a somma zero. Penso che tutti lo capiscano. Le persone si iscriveranno a più servizi. È una grande competizione che aiuta a costruire il settore, e il vantaggio di avere qualcosa di accattivante come la 'guerra dello streaming' è che attira più attenzione. E a causa di ciò, i consumatori passano più velocemente dalla TV lineare alla TV in streaming".
In effetti con un parterre di registi e produttori, fra cui Ryan Murphy, Shonda Rhimes, Greg Berlanti, e J.J. Abrams, i prossimi anni si prospettano prolifici sotto il punto di vista creativo e della offerta.