Il National Physical Laboratory (NPL) britannico lancia l'allarme: i pirati informatici potrebbero controllare a distanza i navigatori satellitari, per modificare le informazioni che appaiono sullo schermo dell'utente. Il giornalista scientifico della BBC Jason Palmer ha intervistato l'ex presidente del NPL, David Last. "È sufficiente dotarsi di un apparecchio da cento euro per disturbare il segnale GPS (jamming), anche a distanza di molti chilometri", dice l'ing. Last.
Si tratta di dispositivi che si acquistano in rete senza difficoltà , in grado di fare jamming e modificare le coordinate geografiche, nonché le schermate del navigatore satellitare. Così, una pratica prettamente militare (disturbare le comunicazioni del nemico) diventa alla portata di tutti.
Gli scenari ipotizzati da David Last sono catastrofici. I criminali potrebbero portare fuori rotta anche le navi. Una manna per i pirati (quelli veri). "Si devono considerare i ricevitori GPS come dei computer prima dell'avvento dei virus - dice Last - e bisogna prepararsi ai rischi". Il tallone di Achille di un dispositivo GPS è il flebile segnale che lo raggiunge da una distanza enorme, circa ventimila chilometri. È facile disturbarlo con il jamming.
Come difendersi? Le navi, per fortuna, usano anche il LORAN. Anzi, l'eLORAN, insensibile - a quanto pare - al jamming praticato con gli attuali dispositivi in commercio.
Si ringrazia Pino Bruno per la collaborazione