Proseguono a ritmo serrato i lavori per riportare l'uomo nello Spazio, oltre la ISS, sulla Luna e su Marte. Le novità riguardano due capisaldi dell'esplorazione futura: la navicella Orion e il Lunar Gateway. Nella giornata di ieri l'amministratore della NASA, Jim Bridenstine, è stato fotografato all'interno di un aereo che trasporterà il modulo per l'equipaggio della navicella spaziale Orion e il modulo di servizio dal Kennedy Space Center all'impianto di test a Sandusky, Ohio.
Orion, il veicolo esplorativo che trasporterà l'uomo nello Spazio, sosterrà gli astronauti durante le loro missioni e fornirà un sicuro rientro sulla Terra, è destinato a decollare dal Kennedy Space Center a bordo dell'SLS, Space Launch System. La prima missione, conosciuta con il nome di Exploration Mission-1, porterà una navicella senza equipaggio oltre la Luna in un viaggio di circa tre settimane. Se tutto andrà come previsto, questa missione aprirà la strada ai voli con gli astronauti a partire dai primi anni della decade 2020. Bridenstine ha sottolienato come la Luna sia solo il terreno di prova, "Marte è l’obiettivo dell’orizzonte”.
Nel frattempo i partner della Stazione Spaziale Internazionale hanno approvato i piani per continuare lo sviluppo del Gateway, l'avamposto in orbita attorno alla Luna che dovrebbe funzionare come base per l'esplorazione della superficie lunare. L'approvazione arriva dopo diversi anni di studio approfondito e un confronto serrato tra le agenzie spaziali ESA), NASA, Roscosmos, CSA e JAXA.
"Il Lunar Gateway è il prossimo grande passo per l'esplorazione umana e stiamo lavorando per fare che l'Europa ne sia parte" ha sottolineato David Parker, direttore dell'esplorazione robotica di ESA. A trasportare gli astronauti da e verso il Gateway e la Luna sarà la navicella spaziale Orion, che ricordiamo avrà a bordo un modulo di servizio europeo che darà al veicolo la spinta necessaria per inserirsi nell'orbita translunare. "Porteremo la presenza di esseri umani mille volte più lontano nello Spazio rispetto alla Stazione spaziale internazionale" aggiunge David Parker, riferendosi al fatto che Orion non è destinata solo alle missioni lunari, ma anche alle future missioni umane su Marte. Bridenstine infatti ha sottolineato come la Luna sia solo il terreno di prova, "Marte è l’obiettivo dell’orizzonte”.
Il Canada ha già confermato il suo impegno e la volontà di contribuire alla robotica avanzata del progetto, l'ESA svilupperà il modulo ESPRIT per assicurare comunicazioni e rifornimenti di carburante al Gateway, oltre a un modulo per l'implementazione di esperimenti scientifici. L'ESA è anche coinvolta nello sviluppo del modulo abitativo, in collaborazione con i partner internazionali.
Volete saperne di più sulla storia dell’esplorazione spaziale? Leggete Dallo Sputnick allo Shuttle, scritto dall’astronauta italiano Umberto Guidoni.