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Narwal Freo Z Ultra, doppia videocamera, doppia precisione | Test & Recensione

Narwal Freo Z Ultra è un nuovo robot aspirapolvere che eredita parte della tecnologia dal precedente X Ultra integrando, anche, videocamere e sistemi IA.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Solo 5 mesi dopo l’uscita del Narwal Freo X Ultra, ecco arrivare il Narwal Freo Z Ultra, un robot aspirapolvere ancora più avanzato del già ottimo X Ultra, che avevamo premiato con il nostro award per via delle novità apportate dall’azienda. Ora Z Ultra vuole spingere ancora più in alto l’asticella, in un mercato non semplice che è ormai diventato una corsa ad offrire robot sempre più complessi e intelligenti. Ed è proprio su quest’ultimo punto che Narwal punta, adottando un sistema di riconoscimento dell’ambiente con doppia videocamera e IA che dovrebbero permette al robot di spostarsi in maniera accurata all’interno dell’ambiente casalingo. 

Specifiche tecniche

Per inquadrare meglio questo robot lo confronto con il Narwal Freo X Ultra, di cui potete leggere la recensione a questo indirizzo. La potenza di aspirazione è aumentata, ed è ora pari a 12000 Pa, un valore che lo posiziona nella fascia alta del mercato ma è lontano dall’essere il più potente. Ricordo che la potenza di aspirazione ha effetto principalmente nella fase di aspirazione dei tappeti, poiché su superfici dure ha più importanza l’efficacia della spazzola per raccogliere e aspirare la sporcizia.

Ora Z Ultra può alzare la spazzola centrale, caratteristica applicata nel riconoscimento del tipo di sporco e successiva scelta del metodo di pulizia, se aspirazione o attivazione dei mop. La base ha un sistema di auto pulizia, il sistema di riconoscimento dell’ambiente è stato potenziato, l’acqua per la pulizia può essere riscaldata fino a 75 °C e le funzioni di riconoscimento dello sporco sono presenti sia sul robot sia sulla base. 

Come è fatto

Narwal ha reso il design del suo robot più piacevole, con curve arrotondate, un po’ come stanno facendo vari brand con i loro ultimi modelli. Il colore grigio scelto da Narwal può piacere come non piacere, ma di certo la scelta di un design che ingloba il robot all’interno della base di ricarica è vincente, soprattutto dal punto di vista dell’ordine che si percepisce quando posizionato in un bel ambiente. Il robot in sé non porta particolari novità estetiche, segue gli attuali standard dell’industria; è ben fatto, non c’è molto altro da aggiungere.

La base di svuotamento / pulizia è dotata di uno schermo nella parte anteriore, bello da vedere e che permette di dare dei comandi veloci al robot se non vorrete usare l’applicazione. Purtroppo ho la sensazione che la copertura dello schermo possa graffiarsi facilmente nel tempo, è quindi importante ricordarsi di evitare di passarci sopra uno straccio senza che prima sia stata rimossa la polvere con un panno umido, così da evitare i danni. 

Aprendo lo sportello superiore si accede unicamente al vano dei serbatoi, molto capienti, uno per l’acqua sporca e uno per quella pulita. Rimuovendo invece il pannello anteriore, fissato tramite dei magneti, accedere all’area in cui posizionare il detergente e dove è presente anche il sacchetto che raccoglie lo sporco secco.

Il sistema di apertura magnetico è efficiente perché non ha richiesto un grande sforzo di progettazione, ma forse sarebbe stato più piacevole avere un paio di cerniere che tenessero lo sportello in sede anche quando aperto -  sono dettagli, ma ormai la guerra in questo settore si fa spesso su piccole caratteristiche differenzianti.

Avrei preferito una zona posteriore in cui nascondere il cavo di collegamento inutilizzato.

Doppia videocamera e doppia CPU

Narwal punta sull’AI e implementa all’interno dello Z Ultra una doppia CPU, o meglio, una CPU classica per la gestione delle normali funzioni e una con NPU integrata, che si occupa del riconoscimento delle immagini e prendere decisioni sugli spostamenti per evitare gli ostacoli. Due videocamere RGB, ognuna con definizione pari a 1600 x 1200 pixel e un’angolo di visione di 136°, catturano e combinano le immagini in un’immagine tridimensionale.

Secondo Narwal il vantaggio di questo sistema è l’individuazione di oggetti con una precisione superiore rispetto a quello che può fare una singola videocamera (che non può ricostruire un’immagine 3d) e anche individuare oggetti più piccoli (anche inferiori a 1 cm). Sembra che le scelte di Narwal siano simili a quelle fatta da Tesla con Tesla Vision, che basa l’identificazione dell’ambiente tramite videocamere contando meno su altre tecnologie, come il Lidar, che è praticamente ancora lo standard.

Il risultato è la capacità dello Z Ultra di identificare anche un singolo cavo sul terreno, cambiando la sua traiettoria di conseguenza. Il problema nascosto di questa soluzione riguarda la necessità di un ambiente ben illuminato: a mano a mano che la luminosità si abbassa, la precisione diminuisce, e in ambiente completamente senza luce l’apporto delle videocamere è solo marginale e in queste situazione entrano in gioco le tecnologie più classiche basate su laser.

Le videocamere permettono anche di identificare il tipo di sporco sulla traiettoria del robot, cioè se si tratta di sporco secco o umido. In base alla tipologia il Narwal Freo Z Ultra deciderà se aspirare, aumentando nel caso la potenza di aspirazione, o se alzare la spazzola centrale e attivare i mop, regolando in questo caso la pressione sulla superficie per una pulizia efficace. Quando invece il robot individuerà un tappeto, alzerà i mop (fino a 12 mm) e attiverà un’aspirazione più forte nonché un pattern di pulizia differente per ottenere un risultato migliore.

Base con autopulizia

La base è dotata di vari sensori per la pulizia. In base a quanto i mop sono sporchi, regolerà la temperatura dell’acqua, e può sterilizzarla tramite elettrolisi. Il sacchetto di recupero dello sporco secco ha una capacità di 2,5 litri, ma il sistema ad elevata aspirazione può compattare lo sporco e portare alla necessità di cambiare il sacchetto due o tre volte all’anno.

Non manca un dispenser per il detergente e un sistema di autopulizia, nonché di asciugatura dei mop con aria fino a 40°C che ha lo scopo di evitare l’insorgere di cattivi odore o il proliferare di batteri sulle superfici umide. Il sistema di autopulizia si divide in quattro fasi: l’identificazione del livello di sporcizia, il lavaggio a 45°C o 60°C in base a quanto sono sporchi i mop, una fase di pulizia finale a 75° che ha lo scopo di uccidere più batteri e la fase di asciugatura.

Come accessori potrete acquistare un sistema di auto caricamento e scarico dell’acqua (se avete degli attacchi dell’acqua a disposizione), un sistema di rimozione delle macchie più ostinate e un accessorio per il mantenimento dei pavimenti, utile soprattutto per i pavimenti in legno. Tuttavia non possiamo dirvi molto di questi accessori poiché non li abbiamo ricevuti per la prova.

Esperienza d’uso

L’esperienza d’uso è un misto di innovazione e praticità, con alcuni piccoli compromessi. Questo robot aspirapolvere rappresenta un passo avanti rispetto al già eccellente X Ultra, integrando nuove funzionalità che migliorano sia l’efficienza sia la comodità.

Una delle prime cose che si nota è la capacità del Freo Z Ultra di navigare con precisione attraverso gli ambienti domestici. La mia casa è sempre ordinata - odio il disordine - di conseguenza non è forse l’ambiente perfetto per testare questa capacità, motivo per cui ho volontariamente lasciato in giro qualche cavo e ciabatta per vedere il comportamento del robot, ed effettivamente gli oggetti venivano riconosciuti e il robot ci passava attorno. Certo ha poco senso lasciare la casa in disordine, piena di oggetti, se si vuole che il robot faccia una buona pulizia, ma la precisione nella navigazione la si nota anche nel modo in cui si avvicina ai mobili ed evita di finirci addosso. Tuttavia non è perfetto, poiché in alcune situazioni il bumper viene sempre utilizzato, e probabilmente è tutto legato alla luminosità disponibile: il sistema a videocamere diventa meno efficiente del laser con l’abbassarsi della luminosità, e di conseguenza ogni tanto è ancora necessario il contatto fisico per dire al robot che si trova davanti a un ostacolo.

Per quanto riguarda la qualità della pulizia il Freo Z è alla pari con il Freo X, o se è migliore non stravolge l’esperienza. Se il robot rileva sporco secco, aumenta automaticamente la potenza di aspirazione, mentre in presenza di sporco umido alza la spazzola centrale e attiva i mop. Non ho fatto prove empiriche mettendo sulla strada del robot sporco secco e umido per vedere la percentuale di riconoscimento, poiché credo che sia abbastanza inusuale avere per le nostre case chiazze di sporco che richiedano un uso compulsivo di questa caratteristica. Vi basti sapere che durante le pulizie si è comportato bene, sale sul tappeto, solleva i mop, aumenta la potenza di aspirazione, mentre su superfici due fa ruotare i mop imprimendo abbastanza forza da rimuovere la maggior parte dello sporco. La differenza rispetto altri modelli che possono estendere spazzole e mop fuori dal perimetro originale si vede, lasciando qualche angolo con un po’ di polvere e sporcizia. È la fine del mondo? No, ma credo che la normalità per i prossimi robot sarà essere dotati di questa caratteristica.

ll sistema di lavaggio sembra mantenere le promesse, funzionando bene, pulendo e asciugando i mop. Non è semplice valutare la qualità di questi sistemi in termini di manutenzione straordinaria che il robot necessità in poche settimane, ma di certo non ho notato comportamenti negativi che possano posizionare il Freo Z Ultra a un livello inferiore rispetto a robot della stessa categoria.

L’autonomia è sufficiente per appartamenti molto grandi. Nella mia prova, un’aspirazione e lavaggio completo di un appartamento da circa 120 mq è stata portata a termine con ancora la metà della batteria disponibile.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo ?

Alcune caratteristiche del Freo Z Ultra lo fanno preferire ad altri modelli, e in questo caso è la sua capacità di individuare gli oggetti e spostarsi in maniera precisa nella casa. Le doti di pulizia sono più che buone, anche se altri robot, soprattutto i modelli con spazzole estensibili, fanno un lavoro di pulizia un po’ migliore. Stiamo parlando di dettagli, ma è giusto dire che siamo già arrivati a livelli tali dove la scelta dell’uno o dell’altro modello è fatta proprio da questi dettagli. 

Il Freo Z Ultra, oltre a muoversi bene nella casa, necessità di veramente poca manutenzione. Il sacchetto che aspira lo sporco secco dura veramente molti mesi, probabilmente dovrete cambiarlo un paio di volte all’anno. I serbatoi dell’acqua sono sufficientemente capienti da richiedere di essere riempiti e svuotati un paio di volte alla settimana. Ovviamente queste valutazioni le sto facendo su un appartamento come quello in cui ho fatto la prova, cioè di circa 120 mq, di cui la metà calpestabili. In ogni caso, richiede poco tempo, meno di altri modelli con serbatoi meno capienti.

Insomma, se avete una casa sempre un po’ incasinata e volete un robot che non s’impigli in qualche filo continuamente, il Narwal Freo Z Ultra potrebbe essere la scelta giusta. Se invece non avete problemi di questo genere, allora vi consiglio di dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto, ci sono vari modelli tra cui scegliere.

Il prezzo del Freo X Ultra è di 949 euro, ma potrete averlo a 100 euro in meno se sarete i primi ad acquistarlo. Trovate tutte le informazioni in questa pagina.

Voto Finale

Conclusioni Finali di Tom's Hardware

Pro

  • Si muove bene nella casa

  • Richiede poca manutenzione

  • Pulizia di buon livello (ma non massimo)

  • Facilmente controllabile senza App

Contro

  • Benefici della nuova tecnologia visiva ridotti con bassa luminosità

Commento

Narwal Freo Z Ultra offre un'esperienza di pulizia efficiente, grazie alla sua agilità e alla bassa manutenzione necessaria. Sebbene non raggiunga la massima qualità di pulizia, risulta comunque efficace e si distingue per la facilità di controllo anche senza app. Tuttavia, il principale punto debole è la riduzione dei benefici della nuova tecnologia visiva in condizioni di scarsa luminosità, limitando in parte le sue prestazioni complessive.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Narwal Freo Z Ultra

Narwal Freo Z Ultra

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