Ci sono ricerche scientifiche sorprendenti, che ti lasciano a bocca aperta e ti fanno pensare alla fantascienza più che alla scienza. Tipo questa: nanotubi di carbonio pieni di ferro, che poi si mettono a vorticare e fanno a fette le cellule tumorali. Tutto questo dentro al cervello.
Roba da non crederci, eppure è proprio quello che stanno facendo all’'Istituto di Robotica dell'Università di Toronto, insieme ai ricercatori dell'Hospital for Sick Children (SickKids).
Il progetto fa parte di ricerche mirate a combattere il glioblastoma, una forma tumorale tra le più letali. I ricercatori hanno indotto le cellule tumorali ad assorbire i nanotubi di carbonio coprendoli con uno speciale anticorpo. Successivamente è stato applicato un campo magnetico che ha messo in movimento i nanotubi. Questi hanno agito come dei bisturi, e hanno effettivamente distrutto meccanicamente le cellule tumorali (via Newatlas).
Nei test l’intervento ha effettivamente ridotto le dimensioni del tumore, e permesso di aumentare la vita media dei topi da 22 a 27 giorni. Siamo ancora lontani da possibili test sulle persone, ma questo esperimento segna senz’altro un traguardo importante tanto per la ricerca sul cancro quanto per lo sviluppo delle nanotecnologie. In teoria, tra l’altro, si potrebbe usare questa stessa tecnica anche per altri tipi di cancro.
Immagine di copertina: exploderasi