Monsieur Cuisine Connect è un nuovo "food processor" da circa 350 euro che da qualche settimana è disponibile anche in Italia grazie alla catena Lidl, ma nasconde un "segreto": ha un microfono integrato dormiente. In Francia il caso è esploso su tutti i media perché ha ricordato molto lo scandalo analogo che ha investito Google a febbraio, quando si è scoperto che la linea di sistemi di allarme Nest Guard aveva la stessa peculiarità.
La testata Numerama a inizio giugno, in collaborazione con due appassionati di tecnologia, ha individuato nel Monsieur Cuisine Connect della tedesca SilverCrest non solo un concorrente a buon prezzo del Bimby – che costa 4/5 volte tanto - ma anche un microfono funzionante inattivo. Il problema è che non solo il dettaglio non era stato comunicato da nessuno, ma anche che c'era una connaturata debolezza informatica del sistema operativo impiegato che avrebbe potuto agevolarne il controllo.
Il dispositivo infatti monta ancora un vecchio Android 6.0 con aggiornamenti che risalgono solo al 2017, quando si sarebbe potuto provvedere almeno con il firmware di agosto 2018. Sarebbe piuttosto vulnerabile quindi ad attacchi informatici; è bene ricordare che l'ultima versione è Android 8.1 mentre per la fine dell'anno è atteso Android 9.0.
SilverCrest, che progetta in Germania ma ha la produzione in Cina, è sbarcata con il suo food processor in Francia, ma anche in Italia e in altri paesi. Potrebbe avere successo soprattutto per il suo prezzo di listino e quindi appare legittima un po' di preoccupazione.
"L'applicazione di base del firmware non richiede l'autorizzazione di Android per utilizzare il microfono", ha spiegato Alexis Viguié, uno dei geek che ha scoperto la criticità. Inoltre pare che sia piuttosto agevole usare il dispositivo come se fosse una sorta di tablet Android: monta infatti Bluetooth 4.0, una memoria interna di 16 GB, un processore quad-core a 1.3 GHz, e appunto un microfono. Insomma il produttore ha utilizzato una "base" pensata per altro e l'ha impiegata. Nulla di male se non fosse che la configurazione conferma che il microfono invece è stato aggiunto.
Lidl ha deciso di contattare il fornitore per chiedere spiegazioni. Dopodiché Michel Biero, direttore esecutivo Acquisti e marketing dell'azienda, ha confermato la presenza dell'unità dormiente. Ha spiegato inoltre che inizialmente gli sviluppatori avevano pensato alla possibilità di integrare il supporto all'interfaccia vocale. Probabilmente l'ipotesi è saltata e il microfono è comunque rimasto, sebbene inattivo e al momento non impiegabile in remoto.
"Nell'ultima versione di Mr. Connect Connect rilasciata il 3 giugno 2019 scorso, c'è davvero la presenza di un microfono. Non è attivo e può essere attivato solo dal cliente in modo casuale. Il tutorial trasmesso dal media Numerama, questa mattina giovedì 13 giugno 2019, mostra che è necessaria un'azione specifica affinché il microfono funzioni", ha dichiarato Lidl. "Lidl non vuole e non può accedere al microfono da remoto". E per quanto riguarda l'aggiornamento software è previsto un rilascio futuro.