Il 2016 è stato un anno intenso sotto il punto di vista dell'esplorazione spaziale. Alcuni veicoli spaziali si sono schiantati su corpi celesti del Sistema Solare, o sono stati ritrovati dopo che erano stati dati per dispersi. In altri casi abbiamo intrapreso nuove avventure emozionanti, come per esempio l'esplorazione di Giove. In questa veloce carrellata vi proponiamo quelli che per noi sono stati i momenti più emozionanti. Qual è la vostra classifica?
1 - Ritrovato: Philae
Dopo che si era sganciato dalla sonda Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea a novembre 2014 ed era atterrato sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko con due rimbalzi, il piccolo lander era rimasto agganciato al corpo celeste in un anfratto troppo ombreggiato per poter ricaricare le batterie con i pannelli solari. La conseguenza è che dopo poche ore di attività si è spento e non si sono più avute tracce di lui. Si era persino pensato che si fosse sganciato dalla cometa, invece a meno di un mese dalla fine della sua missione la sonda Rosetta è riuscita a individuarlo, ancora agganciato al suo obiettivo.
2 - STEREO-B: trovato, poi perso di nuovo
Dopo 22 mesi di silenzio, la NASA ha finalmente ricevuto un segnale da un veicolo spaziale perduto. Parliamo di STEREO-B, uno dei satelliti gemelli del Solar Terrestrial Relations Observatories (STEREO-B) che aveva interrotto le comunicazioni nel mese di ottobre 2014. La NASA non aveva potuto recuperarlo perché volava incontrollato a una distanza troppo ampia dalla Terra. Con i dati limitati in suo possesso l'agenzia aveva cercato di stabilizzare il veicolo spaziale, ma uno dei propulsori non aveva funzionato come previsto. L'ultima comunicazione è stata recapitata a Terra il 23 settembre 2016; attualmente sono in corso altri tentativi.
3 - Schiaparelli, disperso
Marte è un posto difficile su cui atterrare, basta chiedere a uno qualsiasi dei vari gruppi che ha cercato di inviare lander sul Pianeta Rosso nel corso degli anni senza riuscirci (della NASA, dell'ex Unione Sovietica, dell'Agenzia Spaziale Europea). L'ESA pensava di avere imparato la lezione con Beagle 2, invece anche Schiaparelli non ce l'ha fatta.
Dopo essersi sganciato dall'ExoMars Trace Gas Orbiter, il 19 ottobre si è schiantato sulla superficie a circa 370 chilometri orari. Il cratere che ha lasciato è stato avvistato nei giorni successivi dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA e le indagini sui motivi dell'incidente sono ancora in corso. Da una prima relazione ufficiale sembra che il cuore del sistema di navigazione (IMU, Inertial Measurement Unit) sia andato in saturazione per circa un secondo, mandando in tilt tutto il sistema di controllo.
4 - Perso: Hitomi
Hitomi era un satellite per indagini astronomiche a raggi X della Japan Aerospace Exploration Agency, che avrebbe dovuto studiare la struttura e l'evoluzione su larga scala dell'Universo, la distribuzione della Materia Oscura, e oggetti spaziali quali i buchi neri. Fu lanciato nello Spazio il 17 febbraio, ma il 26 marzo perse il contatto con il centro di controllo a Terra. In corrispondenza della sua posizione fu avvistato un lampo luminoso che divampava in prossimità del satellite, che è andato distrutto.
5 - Perso: razzo Falcon 9
Il 1 settembre un razzo Falcon 9 di SpaceX sulla rampa di lancio di Cape Canaveral è esploso durante la prova statica di accensione. A bordo c'era anche il satellite per le telecomunicazioni Amos-6 che avrebbe dovuto essere lanciato il giorno successivo. Le indagini hanno poi chiarito che la causa è stata una breccia nel serbatoio situato nello stadio superiore del razzo, riconducibile alle condizioni di carico dell'elio.
6 - Quasi persa: Tiangong-1
Tiangong-1 è stata la prima stazione spaziale cinese. I primi pezzi furono lanciati nel settembre 2011, e consisteva in un totale di tre veicoli spaziali: Shenzhou 8 (senza equipaggio), Shenzhou 9 (con equipaggio) e Shenzhou 10 (con equipaggio). È rimasta in servizio per più di quattro anni - il doppio della durata prevista - ora sta seguendo un'orbita discendente che la farà cadere sulla Terra nella seconda metà del 2017. La Cina auspica che il suo rientro non abbia impatti sulle attività di trasporto aereo o a terra.
7 - Iniziata: Juno
Nel corso degli anni ci sono state molte missioni spaziali che hanno coinvolto Giove, ma per la maggior parte si è trattato solo di passaggi ravvicinati. Nessuna ha fatto quello che sta facendo ora Juno, ossia esaminare la composizione di Giove, i suoi ambienti magnetici e gravitazionali, per capire in ultima analisi come si è formato Giove, e come influenza gli altri pianeti del Sistema Solare. Juno è arrivata su Giove il 4 luglio scorso, la sua missione terminerà a febbraio 2018.
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8- Iniziato: ExoMars Trace Gas Orbiter
Il Trace Gas Orbiter è arrivato su Marte a ottobre 2016 ed è stato progettato per osservare tracce di gas nell'atmosfera del Pianeta Rosso. Sappiamo che l'anidride carbonica è presente in abbondanza su Marte, ma ci sono altri elementi dell'atmosfera che non ci sono ancora del tutto chiari, fra cui per esempio il metano, che è stato rilevato da diverse sonde orbitanti e dal rover Curiosity della NASA.
Al momento TGO sta seguendo un'orbita fortemente ellittica; con il tempo scenderà fino a circa 400 chilometri dalla superficie per fornire maggiori informazioni circa l'atmosfera marziana.
9 - Iniziato: BEAM
La Stazione Spaziale Internazionale è un avamposto ideale per fare ricerca a lungo termine a tutto tondo, dalle piante alla fisiologia umana. È ideale anche per testare nuove idee come il Bigelow Expandable Activity Module (BEAM), che consente di allargare l'ambiente mediante un modulo gonfiabile agganciato alla Stazione. Sarà testato per verificare come si comportano soluzioni del genere nella bassa orbita terrestre. L'installazione è avvenuta il 26 maggio, all'inizio con qualche problema ma poi perfettamente riuscita il 28 maggio. Per ora gli astronauti non lo usano come ambiente aggiuntivo, entrano solo periodicamente per raccogliere campioni d'aria ed eseguire monitoraggi di routine.
10 - Finita: missione di un anno sulla ISS
L'astronauta statunitense Scott Kelly è rientrato sulla Terra a marzo 2016 dopo aver trascorso 340 giorni consecutivi sulla ISS, e come lui Mikhail Kornienko di Roscosmos. È stata la prima volta che degli esseri umani hanno trascorso così tanti giorni consecutivi nello Spazio da quando fu istituita la stazione spaziale russa Mir negli anni '90. Kelly ha un fratello gemello, astronauta in pensione, che è rimasto sulla Terra. Prima della partenza entrambi si sono sottoposti a una serie di test, poi ripetuti al rientro di Kelly, che permetteranno di valutare accuratamente qualsiasi cambiamento intercorso su Scott.
Nel corso di un'intervista Kelly ha dichiarato che "ciò che abbiamo fatto nello Spazio dimostra che possiamo superare le sfide. Se possiamo sognarlo, possiamo farlo, se lo vogliamo veramente".
11 - Conclusione di Cassini
Negli ultimi 12 anni la sonda Cassini ci ha regalato dati e foto incredibili su Saturno e del suo sistema. Abbiamo visto getti d'acqua uscire da Encelado, laghi su Titano e strutture verticali negli anelli di Saturno. La sonda ormai sta esaurendo il carburante, e gli scienziati vogliono preservare questa importante parte del Sistema Solare facendola schiantare su Saturno a settembre 2017, così da resituirci inedite e importantissime informazioni che altrimenti non potremmo avere.
Per saperne di più: La missione Cassini saluta il Signore degli Anelli
12 - Persa: la navicella russa Progress
Il 1 dicembre 2016 la Russia ha perso il contatto con la navicella spaziale Progress senza equipaggio che stava trasportando verso la ISS 2,4 tonnellate di cibo, rifornimenti e attrezzature poco dopo il lancio dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. I funzionari russi hanno confermato che non è riuscita a raggiungere l'orbita corretta, e la forza di gravità l'ha fatta bruciare al contatto con l'atmosfera. Non era la prima volta che accadeva un incidente simile: a maggio 2015 precipitò sulla Terra un'altra navicella Progress, senza conseguenze a terra.
13 - Conclusione di Rosetta
Il 30 settembre 2016 si è conclusa la missione della sonda spaziale Rosetta, con lo schianto programmato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La decisione è stata presa perché Rosetta, inseguendo la cometa, si stava allontanando talmente tanto dal Sole da non permettere ai pannelli solari di ricaricare la batteria. Se si fosse ibernata probabilmente non saremmo riusciti a risvegliarla, quindi è stato deciso di farla schiantare per catturare da distanza ravvicinata dati e foto mai visti in precedenza. In questa pagina ne vedete una.
Per saperne di più: Ciao Rosetta, la missione spaziale più emozionante di sempre
14 - In attesa: Osiris-Rex
Quest'anno era atteso il lancio della missione Osiris-Rex della NASA (Origins-Spectral Interpretation-Resource Identification-Security-Regolith Explorer), programmata per inseguire l'asteroide Bennu, e dopo averlo raggiunto prelevare un campione di almeno 60 grammi e riportarlo sulla Terra. Il decollo è avvenuto a settembre, ma per entrare nel clou della missione bisognerà aspettare l'incontro con l'asteroide, che avverrà nel 2018; il materiale da analizzare verrà recapitato sul nostro pianeta nel 2023.
Per saperne di più: NASA parte all'inseguimento dell'asteroide con OSIRIS-REx
15 - Rimandato: SpaceX Falcon Heavy
Nel corso del 2016 SpaceX avrebbe dovuto lanciare per la prima volta il nuovo razzo Falcon Heavy dalla base di Cape Canaveral. Anche a causa dell'incidente del 1 settembre con il Falcon 9 però il programma ha accumulato un ritardo e al momento non è stata comunicata una data di lancio prevista. L'azienda di Elon Musk avrebbe dovuto tornare a lanciare i suoi razzi il 16 dicembre, ma dato che le investigazioni sull'incidente non erano del tutto concluse, la FAA non ha rilasciato la licenza di lancio.