Milano: 79 km di ciclabili potrebbero sparire. Ecco perché

Piste ciclabili e nuovo Codice della strada, un pasticcio che porterebbe al rischio di cancellazione di centinaia di km di corsie in tutta Italia.

Avatar di Tommaso Marcoli

a cura di Tommaso Marcoli

Editor

Il nuovo Codice della strada, in fase di approvazione parlamentare, rischia di rendere illegali centinaia di piste ciclabili in tutta Italia. L'allarme è stato lanciato dall'Anci e dall'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, che ha denunciato pubblicamente la situazione.

Il problema principale risiede nell'articolo 8 del nuovo Codice, che metterebbe fuori legge le piste ciclabili "leggere", ovvero quelle segnate solo da verniciatura sull'asfalto, e le corsie miste bici-mezzi pubblici. Secondo la nuova normativa, sarebbero consentite solo le bike lane delimitate da cordoli.

Questa disposizione, probabilmente pensata per tutelare maggiormente i ciclisti, rischia di avere un effetto opposto. A Milano, ad esempio, 79 chilometri di piste ciclabili esistenti potrebbero diventare inutilizzabili.

A Milano, a causa del nuovo Codice della strada, rischiano di essere inutilizzabili 79 km di pista ciclabile

L'assessore Granelli ha dichiarato a Repubblica: "Se andrà in porto così com'è, il nuovo Codice, anziché fare un salto in avanti, sulla ciclabili ci farà tornare indietro".

I Comuni attendono

Le conseguenze precise di queste modifiche non sono ancora chiare e dipenderanno dal regolamento collegato al nuovo Codice. I Comuni potrebbero dover effettuare lavori di adeguamento, come l'aggiunta di cartelli stradali o l'installazione di cordoli. Non si esclude che alcune piste ciclabili possano diventare semplicemente inutilizzabili.

La situazione solleva preoccupazioni sulla mobilità sostenibile nelle città italiane e sull'impatto che queste modifiche potrebbero avere sulla sicurezza dei ciclisti e sulla promozione dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.

Leggi altri articoli