Perché hai optato per l'auto pubblicazione dei tuoi libri e non per l'editoria "standard"?
I motivi sono due. Scrivendo di fantascienza le probabilità di riuscire a farsi pubblicare da un grosso editore sono prossime allo zero perché la fantascienza è una nicchia in Italia, quindi essere presi in considerazione non è facile, tanto più – devo dirlo – perché sono una donna. C'è la tendenza a guardare con sospetto le autrici donna di fantascienza. Con case editrici più piccole magari qualcosa si riesce a fare, ma con quelle grandi le possibilità sono davvero poche.
In secondo luogo ho studiato l'editoria italiana e quello che ho visto mi è piaciuto molto poco. Ci sono molti che scrivono ma alla fine pochissimi vivono di quello che pubblicano. Impegnarmi e scrivere libri per me è un lavoro e almeno la prospettiva e la speranza di camparci ci deve essere; non di arricchirmi ma almeno che mi torni qualcosa indietro. Mentre facevo queste valutazioni è arrivata Amazon in Italia con il self publishing, ho provato ed è andata bene.
Su quale pianeta/luna del Sistema Solare ti piacerebbe andare e perché?
Non voglio andare da nessuna parte! Mi piace immaginare i viaggi, non farli, ho il mal di mare in nave e non sono una coraggiosa! Poi idealmente mi affascina la Luna, ma non andrei nemmeno sulla ISS.
3 libri che ti porteresti in un lungo viaggio
I libri di Thomas Harris, quelli su Hannibal Lecter; se ne devo scegliere uno in particolare è Hannibal. Io scrivo anche thriller e d'altronde i miei personaggi sono tutti anti eroi quindi rispecchia un po' la mia natura.