L'MP3 è morto, ma il futuro si chiama MPEG-H. Il de profundis è stato sancito dal Fraunhofer Institute for Integrated Circuits qualche swettimana fa con la fine del programma licenziatario legato ai brevetti del formato nato 22 anni fa. Ciò non vuol dire che i lettori MP3 attualmente sul mercato smetteranno di funzionare, ma semplicemente che si sta aprendo un periodo di incertezza per i produttori hardware. Le licenze di Fraunhofer non sono più acquistabili e i brevetti di decodifica sono scaduti - rimangono quelli di codifica. Possibile che si apra una stagione di uso libero, sempre che l'istituto tedesco decida in tal senso.
Il direttore del noto istituto tedesco, Bernhard Grill, ha spiegato che ormai uno degli standard di riferimento è l'AAC, decisamente più efficiente e con maggiori funzionalità, ma anche che ha grande fiducia nell'MPEG-H.
"Lo sviluppo dell'MP3 è iniziato alla fine degli anni '80 al Fraunhofer IIS, partendo da precedenti risultati di sviluppo ottenuti presso la University Erlangen-Nuremberg", si legge nella nota stampa ufficiale. "Sebbene oggi vi siano codec audio più efficienti con funzioni avanzate, l'MP3 rimane ancora molto popolare fra i consumatori. In ogni caso i più avanzati servizi media per lo streaming, TV o radio broadcasting si affidano a codec moderni ISO-MPEG come la famiglia AAC o in futuro l'MPEG-H. Questi possono fornire più funzioni e una qualità audio più alta a un bitrate più basso rispetto all'MP3".
In verità come tutti ben sanno la nascita dell'MP3 si deve sopratutto a Leonardo Chiariglione che lavorando presso il centro di ricerca torinese CSELT (Centro Studi E Laboratori Telecomunicazioni) ha contribuito insieme a ISO alla creazione del Moving Picture Experts Group.
Leggi anche: Leonardo Chiariglione, il papà di MPEG e MP3 è italiano
La prima riunione dell'MPEG group si svolse a Ottawa dal 10 al 12 Maggio 1988 e vi parteciparono circa una quindicina di persone, quasi tutte provenienti dal gruppo JPEG. In essa vennero poste le basi per il futuro standard MPEG-1, rilasciato ufficialmente nel novembre del 1992 insieme alla codifica audio MP3 (Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3, noto anche come MPEG-1 Audio Layer III).
Fu in questo periodo che il Fraunhofer IIS-A grazie al finanziamento dall'Unione Europea si fece promotore del progetto di sviluppo all'interno del programma Eureka.
"Per la prima volta l'MP3 ha consentito che la musica fosse organizzabile dall'utente, ha spostato la capacità di scegliere dal fornitore all'ascoltatore", spiegò Chiariglione durante il 20° compleanno.
Leggi anche: L'MP3 compie vent'anni, nell'invenzione c'è lo zampino italiano
La presentazione globale del formato di compressione audio MP3 avvenne il 14 luglio 1995, dopodiché questo divenne lo standard di riferimento in ambito musicale.
"A suo tempo mi sono solo chiesto come fare a mettere contenuti audio e video in un compact disc mantenendo la qualità audio elevata. A me piace l'idea di aver creato un formato indipendente, contenuti che viaggiano da soli e non un modello di business. Spesso incontro persone che dicono: ci hai dato qualcosa che prima non avevamo. Questa per me è una grande soddisfazione", spiegò Chiariglione nel 2015.
Leggi anche: TV e decoder con DVB-T2 e HEVC obbligatori: da luglio 2016 attenzione agli acquisti
MPEG-H
Oggi il nuovo MPEG-H gode di grande fiducia perché si compone di due codec di grande qualità: il video HEVC o H.265 (High Efficency Video Coding) e l'audio "MPEG-H3D". Il primo dispone di un algoritmo di decompressione molto efficiente, migliora la qualità video e raddoppia il rapporto della compressione dei dati rispetto a H.264, supporta l'ultra definizione a 8K e risoluzioni fino a 8192x4320 pixel.
Il secondo punta tutto sull'audio multi-canale per ricreare un effetto 3D. Per altro le nuove TV LG 2017 supportano la novità. Da ricordare inoltre che l'MPEG-H3D è incluso nello standard di digital broadcasting via etere per l'UHD chiamato ATSC 3.0.
Qual è il lettore MP3 più venduto su Amazon? Si tratta dell'AGPTek A02.