Dietro al progetto finanziato dalla Commissione UE con 2,9 milioni di euro vi sono diversi dipartimenti di ricerca della University of Glasgow, University of Sussex, Universitat Bayreuth, Chalmers University of Technology e Ultrahaptics.
La base tecnologica di partenza è legata agli ultrasuoni (40-70 kHz) che consentono di creare delle forze acustiche capaci di far levitare particelle, generare suoni direzionali e fornire una pressione tattile percepibile nell'aria con le mani. La combinazione di questi tre elementi dovrebbe aprire la strada a un'interazione multimodale.
Ad esempio, gli ingegneri potrebbero muoversi intorno a prototipi virtuali e intervenire direttamente con le mani. In ambito scientifico sarebbe possibile manipolare virtualmente proteine per rilevarne gli effetti. Senza contare il potenziale nei videogiochi, dove il feedback tattile sarebbe senza dubbio affascinante e coinvolgente.
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"Nella nostra visione, il computer può controllare l'esistenza, la forma e l'aspetto di oggetti complessi in levitazione", spiega il team. L'immaginazione non può che correre alla letteratura e cinematografia di genere fantascientifico, dove l'interazione con in computer avviene con una virtualizzazione spinta e il tocco o il movimento delle mani.