Leica M: unica nel suo genere per scatti che affascinano

Recensione - Test della nuova Leica M, che è anche un'occasione per approfondire il mondo Leica e la fotografia a telemetro.

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a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

Leica è probabilmente il marchio che, più di ogni altro, ha contribuito a scrivere la storia della fotografia. Basti ricordare che il formato di pellicola 35mm fu adottato per la prima volta in una fotocamera proprio da Leica (allora Leitz, dal cognome del fondatore - era il 1911), e che tutt'oggi qualcuno si riferisce al formato 24x36mm come al "formato Leica".

Leica M-E TYP 220 Leica M-E TYP 220
Canon EOS 1200D Canon EOS 1200D
Canon EOS 70D Canon EOS 70D

Il sistema M, un sistema di fotocamere a telemetro a ottica intercambiabile, nasce invece nel dopoguerra. Naturalmente basato sul formato 35mm, adotta fin da subito l'innesto a baionetta tutt'oggi in uso. È quasi incredibile pensare che una moderna fotocamera digitale derivi da un prodotto risalente a metà degli anni '50, ma questa è Leica, questo è il sistema M: un pezzo di storia che, nel 1996, ha gettato le basi per il suo futuro producendo il primo modello digitale (M8). L'attuale M, che si chiama solo "M" (typ 240), rappresenta l'ultima evoluzione del prodotto ed è, a detta di molti, il modello che ha portato a piena maturazione la transizione verso il digitale.

Naturalmente, questa incredibile continuità ha un prezzo. Per citare l'elemento più evidente, Leica si è semplicemente sempre rifiutata di implementare un sistema autofocus. Ma, per i sostenitori del sistema M, le presunte mancanze rispetto a una moderna reflex digitale non rappresentano un limite, quanto piuttosto un'opportunità: quella di usare un sistema compatto e immediato, che offre tutto il necessario e nulla di più, permettendo al fotografo di "entrare" inosservato nel mondo che desidera raccontare e di concentrarsi sul soggetto, stabilendo con quest'ultimo un legame più intenso.

Recensire una Leica M significa allora, innanzitutto, descriverne approccio e sensazioni d'uso, perché una cosa è certa: la M non assomiglia a nessun'altra fotocamera reflex, mirrorless o compatta attualmente in produzione. Per questo, nei pochi giorni a disposizione, oltre a eseguire i consueti test di cui daremo conto nelle prossime pagine, ci siamo concentrati sull'uso reale della fotocamera, utilizzandola come secondo corpo nel corso di un lavoro in cui, per ovvie ragioni, abbiamo usato l'abituale reflex come corpo principale, e nei due giorni successivi all'interno di un workshop di ritratto. Ecco la nostra esperienza con la Leica M typ 240.

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