Conclusioni
La D-Lux 6 è, a nostro avviso, uno dei prodotti in assoluto più meritevoli tra le compatte premium. Le frecce al suo arco sono molte - una qualità d'immagine molto elevata, innanzitutto, ma soprattutto facile ottenere in qualsiasi situazione. Lo abbiamo già scritto più volte e lo ripetiamo qui: esistono modelli come la Sony RX-100 o la Canon G1X che, con i loro sensori maggiorati, raggiungono picchi di nitidezza inarrivabili al centro dell'immagine, ma pagano poi questa nitidezza al centro con una sostanziale caduta qualitativa ai bordi. O ancora, modelli che offrono grande luminosità massima, ma solo alla minima lunghezza focale, il che rende questa dote più utile sul catalogo pubblicitario del produttore che nelle mani del fotografo.
La D-Lux 6 è esattamente all'opposto. Non regala nitidezza record, anzi la si può criticare da questo punto di vista, ma quello che ha (non poco in termini assoluti) lo offre sempre: al centro come ai bordi del fotogramma, a 24 come a 90mm, di giorno come di sera (grazie al rumore contenuto), con la pioggia o contro sole (ottima resistenza al flare).
Qualche aspetto criticabile dal punto di vista ergonomico come l'assenza di impugnatura o la minuscola dimensione di alcuni pulsanti, non è tale da compromettere il giudizio complessivo su una fotocamera che si utilizza con molto piacere.
Assodato quindi che si tratta di un'ottima compatta, la domanda cruciale è: batte la Olympus XZ-2? Possiamo considerarla la numero uno? A nostro avviso, no. La XZ-2 vince il confronto in virtù di caratteristiche fotografiche sostanzialmente analoghe, analogo modo d'uso, nitidezza un gradino superiore e prezzo su strada inferiore di circa 150 Euro.
Esiste poi, naturalmente, la questione della "gemella diversa" Panasonic Lumix LX7, che esploreremo più a fondo nella recensione dedicata, di prossima pubblicazione.
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