Le batterie termiche sono il futuro dello stoccaggio di energia

Le batterie termiche immagazzinano energia rinnovabile sotto forma di calore, offrendo anche un modo per ridurre le emissioni di CO2.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Le batterie termiche potrebbero rivoluzionare lo stoccaggio di energia rinnovabile, offrendo un'alternativa più economica e scalabile alle ben note batterie agli ioni di litio. Se dovessero avere successo, potrebbero trasformare il modo in cui viene gestita l'energia rinnovabile da fonti come l'eolico e il solare.

Le batterie termiche immagazzinano l'elettricità in eccesso sotto forma di calore, sfruttando materiali come la grafite, o dei semplici mattoni, raggiungendo temperature superiori ai 1.600°C. Il calore conservato può essere rilasciato quando necessario, rendendo queste batterie ideali per alimentare industrie pesanti, che si occupano ad esempio della produzione di acciaio, cemento e prodotti chimici.

I vantaggi sono notevoli anche in termini economici. Per farvi un esempio, Un chilo di mattoni immagazzina più energia di un chilo di batteria agli ioni di litio, a meno del 10% del costo.

John O'Donnell, fondatore e chief innovation officer di Rondo Energy, spiega: "Le batterie termiche permettono di assorbire elettroni puliti ed economici da fonti eoliche e solari, immagazzinarli come calore e fornire successivamente quell'energia a un cliente industriale". Rondo Energy è una delle aziende principali che opera in questo settore, che ha costruito la sua prima batteria termica commerciale nella Central Valley della California presso Calgren Renewable Fuels. Il sistema immagazzina energia solare durante il giorno e fornisce calore ad alta temperatura 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Entro il 2027, Rondo Energy prevede di espandere la produzione a 90 gigawattora all'anno, una scala che potrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica di 12 milioni di tonnellate all'anno, equivalente a togliere dalla strada 4 milioni di auto a benzina.

Nonostante sembrino decisamente promettenti, queste nuove batterie devono affrontare diverse sfide, a partire dalla necessità di investimenti iniziali elevati e dalla diffidenza dell'industria, che non conosce la tecnologia. Come sottolinea lo stesso O'Donnell, "La sfida più grande è educare il mercato sul fatto che questa tecnologia è disponibile".

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