LCD, la UE indaga sui prezzi gonfiati

La Comunità Europea sospetta che i produttori di LCD abbiano fatto cartello, mantenendo i prezzi artificialmente alti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Comunità Europea ha fatto sapere di avere dei sospetti sui produttori di pannelli e televisori LCD. Forse esiste un cartello, il cui scopo è mantenere alti i prezzi, e ne farebbero parte, perlomeno, LG e Philips.

Entrambe le aziende, infatti, sono state contattate da investigatori della UE, alla ricerca di chiarimenti sulle loro politiche commerciali, in particolare per quanto riguarda la joint venture nata nel 1999, LG Philips Display Company, successivamente abbandonata dall'azienda olandese.

È dal XIX secolo che le aziende si accordano per alterare i prezzi, a danno dei consumatori. Ci sono cascati di nuovo?

Philips ha fatto sapere che presenterà "obiezioni formali" alla UE, una scelta che rientra in pieno nei diritti dell'azienda. Le comunicazioni della UE, infatti, per ora non significano nulla, ma sono anche la base dalla quale far nascere un'indagine vera e propria.

Tempi sempre più difficili, quindi, per i produttori di LCD, che lo scorso novembre affrontarono una causa simile negli Stati Uniti, che costò a LG 400 milioni di dollari.

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