Si prospettano tempi duri i colossi statunitensi del Web, perché la neo presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen oggi ha indicato una squadra di commissari che non farà sconti. "Questa squadra plasmerà la via europea: adotteremo misure coraggiose contro i cambiamenti climatici, costruiremo il nostro partenariato con gli Stati Uniti, definiremo le nostre relazioni con una Cina più autoassertiva e saremo un vicino affidabile, ad esempio per l'Africa. Questa squadra dovrà battersi per difendere i nostri valori e le nostre norme a livello mondiale", ha dichiarato Von der Leyen.
"Voglio una Commissione determinata, chiaramente incentrata sulle questioni all'ordine del giorno e in grado di fornire risposte. Voglio che sia una Commissione equilibrata, agile e moderna. Questa squadra dovrà ora guadagnarsi la fiducia del Parlamento. La mia sarà una Commissione geopolitica impegnata a favore di politiche sostenibili. E voglio che l'Unione europea sia la custode del multilateralismo. Perché ci sappiamo di essere più forti quando facciamo insieme ciò che non riusciamo a fare da soli".
Margrethe Vestager – già invisa a Google, Amazon e gli altri per le sue iniziative antitrust – non solo è stata confermata come Commissaria per la Concorrenza ma ha ottenuto la vicepresidenza esecutiva che prevede il coordinamento dell'intera agenda europea per il digitale. Ciò vuol dire, come sottolinea l'avvocato esperto di regolamentazione UE in ambito digitale Vincenzo Genna, che "disporrà di poteri molto efficaci nel caso in cui intenda adottare misure opportune contro gli over-the-top dominanti, compresi disinvestimenti, interruzioni di ordini fino alla regolamentazione economica"
"La digitalizzazione ha un enorme impatto sul nostro modo di vivere, lavorare e comunicare. In alcuni settori l'Europa deve recuperare — ad esempio nei rapporti commerciali tra imprese e consumatori — mentre in altri siamo all'avanguardia, ad esempio nel business-to-business", ha aggiunto la presidente. "Dobbiamo far sì che il nostro mercato unico sia preparato per l'era digitale, sfruttando al meglio l'intelligenza artificiale e i big data e migliorando la cibersicurezza e dobbiamo impegnarci a fondo per la nostra sovranità tecnologica".
Un altro nome di peso è quello di Sylvie Goulard (Francia), ex deputata del Parlamento europeo, che ha ricevuto l'incarico di Commissaria per il "Mercato interno" e guiderà il lavoro in materia di politica industriale promuovendo anche il mercato unico digitale. Sarà inoltre responsabile della nuova direzione generale dell'Industria della difesa e dello spazio. Insomma, la sua azione sarà determinante per la revisione della direttiva e-commerce e ogni implicazione per il Digital Service Act.
"Bisogna considerare se questa è una brutta notizia solo per l'OTT dominanti o per Internet in generale", sostiene Genna. "Il fatto è che un commissario francese può essere indotto a proporre regole restrittive per Internet, rispecchiando simili recenti iniziative del governo francese nell'area del diritto d'autore, responsabilità della piattaforma, etc.. Tuttavia, è troppo presto per prevederlo, dal momento che i commissari sono indipendenti e normalmente dovrebbero non badare ai desideri del loro governo".
Secondo l'esperto c'è sicuramente una nota positiva e rassicurante per le imprese europee. Margaret Vestager è sempre stata critica nei confronti dei colossi USA dominanti del mercato a garanzia degli interessi e dei diritti delle piccole imprese e dei cittadini. "Sicuramente si opporrà alle normative che, invece di colpire gli operatori dominanti, potrebbero influenzare Internet nel suo insieme", conclude Genna.
Per quanto riguarda l'Italia bisogna ricordare che all'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato affidato un portafoglio dedicato