La sonda spaziale Voyager 1 è arrivata "là dove nessuno è mai giunto prima". Il passaggio in realtà è avvenuto più di un anno fa, ma solo adesso la NASA ha potuto confermare che Voyager 1 è ufficialmente uscita dal nostro sistema solare e sta viaggiando nello spazio interstellare.
Lo studio che certifica questo successo storico è stato condotto da un gruppo di scienziati dell'Università dell'Iowa, diretto dal professor Don Gurnett, e sta per essere pubblicato sulla rivista Science.
Voyager 1
"Voyager è coraggiosamente andata dove nessuna sonda è mai giunta prima, segnando una delle conquiste tecnologiche più significative negli annali della storia della scienza. È entrata nello spazio interstellare". Inizia così la dichiarazione con cui John Grunsfeld, amministratore associato della NASA per la scienza, ha dato la notizia.
Ed Stone, uno degli scienziati del progetto Voyager, ha spiegato che a bordo della sonda c'è uno strumento in grado di misurare l'oscillazione degli ioni che compongono il plasma al suo esterno. Non si tratta di un sensore di plasma vero e proprio, ma è stato sufficiente per capire che, nell'aprile 2013, il plasma intorno a Voyager 1 vibrava "come una corda di violino" dopo che era stata raggiunta dagli effetti di un'eruzione solare avvenuta a marzo 2012.
Analizzando le oscillazioni a ritroso gli scienziati hanno notato che in precedenza erano molto deboli, a testimonianza dell'ambiente impoverito in cui la sonda si stava muovendo da tempo, ed erano differenti nella sostanza da quelle registrate prima del 25 agosto 2012. Questa per gli scienziati è la prova che mancava per dare per certo l'ingresso nello spazio interstellare. "Era evidente che avevamo attraversato dell'eliopausa, che rappresenta l'ipotetico confine tra il plasma solare e il plasma interstellare". Quando? Stando alla scansione delle oscillazioni, è stato accettato per convenzione che il passaggio è avvenuto il 25 agosto 2012, quindi più di un anno fa.
Ora Voyager 1 si trova in un punto che dista 19 miliardi di chilometri dal nostro Sole, in una regione di transizione immediatamente al di fuori della bolla solare, dove alcuni effetti del nostro Sole sono ancora evidenti.
Ricordiamo che la sonda porta con sé i messaggi di saluto indirizzati a eventuali forme di vita aliene che dovesse incontrare. Sono stati registrati prima della sua partenza dalla Terra - il 5 settembre 1977 - dal figlio di Carl Sagan (in inglese), da una donna di nome Janet Sternberg (in portoghese), e da altri. Non manca poi una collezione di registrazioni audio che era stata battezzata "Suoni della Terra".
Ogni bit che sta arrivando da Voyager 1 è insomma preziosissimo, perché contiene informazioni inedite per ampliare la nostra comprensione dell'universo.