La rete Telecom resterà italiana, anche se Telefonica dovesse riuscire ad acquisire l'ex-monopolista. Il viceministro alle telecomunicazioni Paolo Romani è stato chiaro al riguardo. "È ovvio che non si potrà mai espropriare la rete di Telecom ma la rete rimarrà italiana anche se a comandare dovesse essere qualcun altro. È ovvio che se la governance dovesse essere spagnola l'Italia potrebbe non essere al centro degli investimenti e su questo ci deve essere chiarezza".
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Intanto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola sta continuando a lavorare sul progetto di una nuova società per la NGN (rete di nuova generazione in fibra ottica). Per la banda larga "standard" bisognerà accontentarsi dei 150 milioni di euro provenienti dai fondi europei Fes e Fesr, nonché dei 135 milioni di euro già stanziati con la partecipazione delle Regioni.