La pirateria ricomincia ad aumentare, tutta colpa di Netflix?

Un nuovo studio condotto dall'Ufficio per la Proprietà Intellettuale dell'Unione Europea (EUIPO) ha rivelato un aumento della pirateria online per la prima volta dopo diversi anni.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Un nuovo studio condotto dall'Ufficio per la Proprietà Intellettuale dell'Unione Europea (EUIPO) ha rivelato un aumento della pirateria online per la prima volta dopo diversi anni. Questo rappresenta un'inversione di tendenza poiché i tassi di pirateria erano in calo da ormai tantissimo tempo.

Ma cosa si intende per pirateria online? A un livello di base, la pirateria online consiste nella copia o nel furto di contenuti digitali, che possono essere musica, video, software, ebook o qualsiasi altra forma di contenuto che dovrebbe essere acquistato.

Negli anni 2000, strumenti come Napster e Limewire permettevano alle persone di scaricare gratuitamente file musicali e video, causando una significativa perdita di reddito per gli artisti. L'emergere di servizi di streaming come Netflix, Apple Music e Spotify hanno semplificato l'accesso a contenuti illimitati e garantito che gli artisti venissero retribuiti per le proprie creazioni.

Tuttavia, secondo lo studio, il 48% di tutta la pirateria è causato da persone che visualizzano illegalmente contenuti televisivi. Il 58% dei pirati accede a contenuti illeciti tramite siti di streaming, mentre il 32% scarica episodi da servizi di condivisione basati su torrent.

L'EUIPO suppone che le pressioni finanziarie, come l'inflazione, abbiano ridotto il denaro disponibile per l'intrattenimento. Questo si riflette nel fatto che sempre meno persone si iscrivono a servizi come Netflix o Amazon Prime, e alcune addirittura cancellano le loro iscrizioni del tutto. Proprio a proposito di questo è possibile che i recenti aumenti di prezzo dei servizi come Netflix, la decisione di limitare le condivisioni e l'eccessivo numero di servizi che tendono a creare solo un gran minestrone di servizi, abbiano peggiorato il tutto.

Secondo l'EUIPO, invece di smettere di guardare contenuti digitali online, queste persone si rivolgono ora a fonti illegali per accedere alle serie TV che seguono. Ed è per questo che i tassi di pirateria stanno aumentando.

È importante notare che, sebbene la pirateria sia in aumento, i tassi rimangono molto inferiori rispetto a quelli di 20, 10 o anche 5 anni fa. Resta da vedere se le persone continueranno ad accedere illegalmente ai contenuti digitali, ma si spera che si tratti solo di un aumento temporaneo.

Ovviamente questi tassi potrebbero tornare ad aggravarsi se le aziende continuassero con questa modalità atta a far pagare tanto diversi servizi tutti diversi. La verità è che comincia a mancare il "vantaggio" di poter accedere a uno/due servizi pagati il giusto per vedere tutto.

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