Il Governo tedesco sta considerando la possibilità di vietare a Huawei la fornitura di apparecchiature per lo sviluppo della rete 5G nazionale. Gli Esteri hanno confermato a CNBC che proprio ieri si è tenuto un meeting al riguardo perché il tema della sicurezza è di "grande importanza".
"La sicurezza della futura rete 5G è molto importante per il Governo Federale. Il Governo sarà indirizzato da questo in relazione alla creazione della futura 5G", ha dichiarato in una nota il Ministro degli Affari Economici tedesco. Ad ogni modo nulla è stato ancora deciso, anche se il quotidiano Handelsblatt ha anticipato che l’amministrazione Merkel starebbe convergendo verso una chiusura.
Huawei ha risposto ufficialmente che non vi sono motivi di escludere l’azienda dallo sviluppo delle nuove reti e che l’approccio di verifica e standardizzazione delle soluzioni tecnologiche portato avanti fino adesso dal Governo Federale tedesco è benvenuto.
Il nodo della questione è che Washington sostiene che le apparecchiature di Huawei potrebbero rappresentare un pericolo per la sicurezza dei paesi alleati, nascondendo "backdoor" che la Cina potrebbe sfruttare per attività di spionaggio. Mancano all’appello prove inconfutabili, ma diversi paesi, come ad esempio Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda, hanno deciso di seguire l’esempio statunitense e vietare al colosso cinese - che è leader mondiale del settore delle reti - di collaborare allo sviluppo delle nuove reti 5G.
Come se non bastasse, sempre ieri, l’Università di Oxford ha deciso che non accetterà più da Huawei donazioni e sponsorizzazioni dedicate alla ricerca. "La decisione è stata presa alla luce delle preoccupazioni dell'opinione pubblica sollevate negli ultimi mesi riguardo alle partnership nel Regno Unito con Huawei. Speriamo che questi problemi possano essere risolti a breve ", si legge nel comunicato diffuso dal noto ateneo.