JustDeleteMe ci aiuta a ripulire le nostre tracce sul Web

Da uno studente britannico un aiuto a cancellare i nostri dati dalla miriade di servizi ai quali ci siamo iscritti nel corso degli anni e che poi non abbiamo più frequentato. Non è l'oblio digitale. Solo una pulizia da fare di tanto in tanto.

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a cura di Pino Bruno

Cediamo i nostri dati personali a cani e porci e poi ce ne scordiamo. Chiunque frequenti assiduamente il web per lavoro, studio, diletto o frivolezze, sa di cosa parliamo. Ci iscriviamo a servizi online che ci sembrano utilissimi al momento e poi si rivelano del tutto inutili. Già, ma quelle informazioni affidate ai moduli restano lì.

Poi quel servizio viene ceduto ad altri, che cambiano le regole del gioco, vendono i dati alle agenzie di marketing e pubblicità, oppure non li proteggono adeguatamente e li fanno finire nel mercato illegale, a disposizione di criminali digitali, spammer e phisher. Ebbene, se l'"oblio digitale" è una chimera (neanche la Commissione Europea sa che pesci prendere), fare un po' di pulizia ogni tanto è un obiettivo a portata di mano. Cancellare gli account stratificati nel corso del tempo non è sempre facile, ma con JustDeleteMe arriva l'aiutino.

È un sito essenziale, senza fronzoli, che conduce alle 180 piattaforme più usate al mondo, da eBay a Skype a Facebook, Twitter, Ustream, Tumblr, Amazon, eccetera. Siti sui quali probabilmente siamo andati almeno una volta, forse abbiamo usato compilando il modulo di iscrizione, e poi non abbiamo più frequentato. Tirarsene fuori è talvolta semplice e spesso arduo. Ebbene, JustDeleteMe è come un semaforo: sono rossi i servizi dai quali tirarsi fuori è complicato, gialli quelli con difficoltà media e verdi i più agevoli. Basta cliccare, seguire le istruzioni e il gioco è fatto. Un pezzo alla volta, si smonta così il puzzle di nome/ cognome/ indirizzo/posta elettronica/password/numero telefonico/taglia del vestito/numero delle scarpe/carta di credito immagazzinato nelle idrovore della rete.

JustDeleteMe è il dono di Robb Lewis, studente di tecnologie del web all'Università di Portsmouth, Regno Unito. La sua proposta si sta diffondendo a macchia d'olio, a conferma della grande attualità del tema dell'oblio (totale o parziale, non importa) digitale. È del 6 febbraio scorso la nota del Garante italiano per la privacy in cui si raccontavano le peripezie di un cittadino che non riusciva a tirarsi fuori da Skype.

"Skype migliorerà le procedure per consentire agli utenti di chiudere il proprio account e integrerà le informazioni per venire incontro alle loro esigenze - ha scritto il Garante - ma la società ha tuttavia spiegato che l'account non viene definitivamente cancellato o distrutto e che il relativo username resta archiviato all'interno dei suoi sistemi: lo scopo dichiarato è quello di evitare che in futuro altri utenti possano utilizzare, intenzionalmente o meno, il medesimo nome... Permane dunque la necessità di alcuni chiarimenti in ordine alla tipologia dei dati conservati, dopo la chiusura dell'account, e ai tempi e alle modalità di tale conservazione, della quale peraltro l'utente potrebbe non essere del tutto consapevole. Per tali motivi, il Garante ha deciso di avviare ulteriori approfondimenti e di sollevare la questione nell'ambito del Gruppo di lavoro che riunisce le Autorità della protezione dati europee".

Come si è detto, però, la Commissione Europea naviga a vista: "…attualmente sussistono divergenze nell'applicazione da parte degli Stati membri della direttiva relativa alla protezione dei dati personali". Così, in attesa che a Bruxelles si diano una mossa, approfittiamo di JustDeleteMe. Chissà come sarà simpatico il giovane Robb Lewis alle multinazionali del web, che sui nostri account basano le loro fortune! 

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