Julian Assange: andrò in carcere se perdonate Manning

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, è pronto a lasciare il suo rifugio in Gran Bretagna e prendere il posto di Chelsea Manning, se a quest'ultima sarà concessa la grazia. L'offerta affidata a un tweet della stessa Wikileaks.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Julian Assange è pronto a consegnarsi alle autorità statunitensi se Barack Obama concederà la grazia a Chelsea Manning. La dichiarazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel corso della nottata, a stretto giro di posta dalla richiesta di grazia in favore di Edward Snowden.

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, è in una situazione simile ma non identica a quella di Snowden. Anche lui è recluso - in questo caso presso l'ambasciata ecuadoriana in Gran Bretagna, dal 2012 - ma tecnicamente è ricercato per crimini slegati dalla sua attività informativa. Precisamente è sospettato di stupro, ma molti ritengono che il caso sia una montatura. Chelsea Manning, già noto come Bradley, è invece un'ex militare statunitense che passò proprio a Wikileaks informazioni riservate, ed è in carcere dal 2013.

Assange AP img

Ebbene, Assange sarebbe pronto a prendere il posto di Manning nelle prigioni statunitensi, se alla stessa Manning verrà riconosciuta la grazia da Barack Obama. A determinare questa decisione, senza dubbio, c'è il fatto che Manning versa in condizioni di salute critiche: a luglio ha tentato il suicidio e poi c'è stato un mese di sciopero della fame per chiedere trattamento medico per il cambio di sesso. Lo sciopero si è interrotto quando l'esercito USA ha concesso l'intervento chirurgico richiesto. Manning resta in isolamento a tempo indeterminato.

Non è dato sapere se le autorità statunitensi accetteranno lo scambio: l'offerta non è formale, e comunque sono i giudici svedesi che chiedono l'estradizione di Assange. Da un punto di vista legale, in altre parole, la situazione è piuttosto complicata.

Tre situazioni diverse, Assange, Snowden e Manning, ma tutte rimandano a un unico dibattito: sottrarre e diffondere informazioni riservate è da considerare un crimine anche se così facendo si svelano comportamenti illegali, o immorali, da parte di un governo?

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