Durante l'International Astronautical Congress di Washington, il fondatore di Blue Origin (e di Amazon), Jeff Bezos, ha annunciato la formazione di un nuovo "team nazionale" che unirà le forze con la NASA per aiutare l'agenzia spaziale statunitense a riportare gli esseri umani sulla Luna attraverso il programma Artemis della NASA.
Nel gruppo, oltre a Blue Origin che sarà anche il principale appaltatore, ci sono colossi come Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper. La partnership industriale servirà a perseguire la missione dichiarata dalla NASA di portare la prima donna e il prossimo uomo statunitensi sulla superficie della Luna entro il 2024.
In particolare il team Blue Origin si concentrerà sullo sviluppo del sistema di atterraggio, Blue Moon, che sarà utilizzato per raggiungere questo obiettivo e sul relativo motore BE-7. Lockheed Martin invece svilupperà il veicolo che riporterà gli astronauti sulla Terra, mentre Northrop Grumman si occuperà di costruire l'elemento di trasferimento Draper infine realizzerà gli elementi di guida e l'avionica.
"Northrop Grumman ha costruito il lander originale che ora consegna il carico alla ISS", ha spiegato Bezos durante la cerimonia di premiazione alla IAC in cui ha fatto l'annuncio. "Lockheed Martin è, per quanto ne so, l'unica azienda ad essere atterrata sulla superficie di Marte. Sono incredibilmente competenti nello spazio. Sono esperti in sistemi di supporto vitale [...] e Draper sta facendo i sistemi di guida e controllo - un lavoro incredibilmente complesso per l'atterraggio sulla Luna, soprattutto quando si vuole fare un atterraggio di precisione. E naturalmente lo hanno fatto per il programma Apollo originale".
Come avrete notato, si è parlato del 2024 come data per il ritorno dell'Uomo sulla Luna anche se in realtà non c'è accordo su questa data per il momento. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump spinge per essa, poiché ricadrebbe all'interno di un suo eventuale secondo mandato, ma la scorsa settimana la Commissione bilancio della Camera del governo degli Stati Uniti ha dato responso negativo riguardo all’idea di anticipare la missione sulla Luna di 4 anni, dal 2028 al 2024, a causa di rischi eccessivi di fallimento dell'intera missione. Chissà che questa nuova suddivisione di responsabilità, oneri e costi non possa dare una mano alla NASA anche sulle tempistiche. Nel frattempo, almeno la nuova tuta xEMU sembra essere pronta.
Meglio accaparrarsi questo splendido modellino dell'attuale tuta spaziale per le attività extraveicolari prima che vada definitivamente in soffitta.