IO, l’app dei servizi pubblici si evolve con nuovi enti

A circa due mesi dall’avvio della closed beta di IO, continua l’evoluzione del progetto che porterà l’app dei servizi pubblici negli store entro la fine del 2019, con l'aggiunta di nuove funzioni.

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a cura di Alessandro Crea

Dopo due mesi dall'avvio della closed beta di IO, l'applicazione della Pubblica Amministrazione sviluppata dal Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio e l'estensione del testing ai cittadini di Milano e Torino, l'evoluzione continua, portando nuovi enti nel portfolio. Ora infatti i cittadini possono ricevere promemoria in prossimità del pagamento del bollo auto, saldare l’importo dovuto e avere conferma dell’operazione andata a buon fine direttamente sull’app, oppure ricevere messaggi che segnalano la scadenza di un tributo.

Al fine di agevolare l’interazione con gli utenti durante la closed beta, infatti, sono state integrate nell’app delle specifiche funzioni che consentono di avere un canale di comunicazione diretto con il team di sviluppo di IO, sia per segnalare errori e malfunzionamenti, sia per fare domande su determinati aspetti e ricevere supporto.

Dall’inizio della sperimentazione nel mese di aprile, circa 500 utenti si sono autenticati attraverso SPID e il team ha ricevuto 270 messaggi e 448 segnalazioni direttamente dall’app, a cui sono seguiti scambi diretti con gli utenti nel 60 per cento dei casi. Ad oggi, inoltre, la piattaforma di IO ha gestito l’invio di circa 9 mila comunicazioni (email e messaggi in app) destinate ai cittadini che stanno testando l’applicazione, da parte degli enti che aderiscono al progetto con una prima serie di servizi.

Di recente inoltre due nuovi enti pubblici hanno aderito alla closed beta di IO - che ovviamente non è ancora presente negli store - integrando una prima serie di servizi sull’applicazione. A livello centrale, si tratta di ACI e Agenzia delle entrate-Riscossione. Per quanto riguarda le amministrazioni locali invece, l'invito lanciato ai cittadini del Comune di Milano a candidarsi come beta tester è stato accolto con grande entusiasmo: in soli due giorni, più di mille persone hanno dato la propria disponibilità a partecipare a questa fase della sperimentazione e circa 700, in possesso di tutti i requisiti necessari, sono state selezionate per scaricare l’app sul proprio smartphone.

Ad oggi, sono oltre 400 i residenti a Milano che stanno contribuendo attivamente allo sviluppo del progetto IO, inviando feedback sugli elementi perfezionabili dell’applicazione, nonché sugli aspetti più apprezzati. A Torino invece il Comune integrerà con l’app IO i messaggi di notifica di TorinoFacile, il portale per i servizi al cittadino nato allo scopo di proporre un’alternativa digitale, semplice e diretta, ad alcune funzionalità offerte dagli sportelli comunali.

In attesa che la sperimentazione con i cittadini prenda piede anche negli altri territori che hanno aderito sin dall’inizio al progetto IO (tra i prossimi Comuni, Palermo e Valsamoggia), abbiamo creato un Vademecum per l'integrazione dei nuovi enti.

Questo documento è pensato per gli enti che desiderano portare i propri servizi digitali sull’app e non sanno come fare: nell’ottica di accelerare il processo, nel Vademecum forniamo loro una guida dei passaggi da compiere in autonomia per accertarsi di essere pronti a entrare a far parte di IO, prima di iniziare la fase ufficiale di onboarding con i responsabili del Team per la Trasformazione Digitale.

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