Vogliamo subito chiarire il motivo per cui abbiamo deciso di trattare questo argomento e desideriamo specificarlo proprio perché si tratta di un tema delicato, che non vogliamo che venga strumentalizzato o, ancor peggio, banalizzato. Il nostro scopo è, come al solito, semplicemente uno: sensibilizzare l'utenza su un tema complesso e, soprattutto, metterli in guardia sui potenziali rischi collegati al facile accesso offerto da internet a determinati servizi e, soprattutto, combattere la disinformazione in merito a determinate professioni lavorative che la rete mette a disposizione, da molti idealizzate come "semplici" e capaci di generare "soldi facili".
La verità è che il rischio di esporsi con leggerezza, per poi ritrovarsi non solo a mani vuote, ma anche con una brutta etichetta, è molto elevato. Si rischia di ritrovarsi con un danno emotivo, o ancor peggio con un danno mentale, per poi dover ricostruire la propria vita pezzo per pezzo. Sì, perché dietro a una ragazza che pensa di svoltare la sua vita aprendo OnlyFans, pubblicando materiale erotico, o dietro a un ragazzo che usa OnlyFans, attratto dai contenuti offerti, ci sono poi ragazze che finiscono in terapia e uomini che distruggono famiglie.
Parlare di questo argomento, significa parlare anche di tutte queste cose, e non solo degli aspetti "social" e di quanto lavoro ci sia dietro a una content creator affermata. Per raccontarci tutti questi aspetti, abbiamo deciso di intervistare una delle content creator più affermate su OnlyFans: Beatrice Segreti, la quale si è offerta di spiegarci non solo come si struttura il suo lavoro ma anche come è arrivata a fare quello che fa, cosa l'ha spinta a iniziare e, per l'appunto, narrarci anche la parte più rischiosa delle scelte che ha fatto.
























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