Sapete che processore c'è all'interno del vostro computer?
"Potete dirmi quali processori offrite con questi notebook?", ho recentemente chiesto a un responsabile vendite in un negozio di PC. Una semplice domanda per una semplice risposta, potrete pensare. Purtroppo però non è così: "Certo, è un Centrino", è stata la risposta che ho ricevuto. Dopo aver spiegato che Centrino non è un processore, il mio interlocutore ha insistito dicendo che c'è solo una versione del processore Pentium M di Intel. Quando ho confidato "all'esperto" che ad oggi ci sono 75 differenti packages per i processori Pentium M, sulla nostra conversazione è calato il silenzio.
Un caso isolato di disinformazione o una vera e propria confusione? Consultare la line-up dei processori Intel è facile quanto orientarsi in un labirinto. Il portofolio prodotti è sempre più confusionario e meno trasparente anno dopo anno.
Torniamo indietro di uno o due anni per capire cosa è accaduto. La corsa per clock sempre più alti ha fatto contrarre i tempi di presentazione di nuovi prodotti - a volte di pochi mesi. Tuttavia, questo trend si fermò circa un anno fa, dato che le velocità dei processori non potevano più essere facilmente aumentate.
AMD lasciò la corsa del Gigahertz nel 2001, e Intel più recentemente decise che i processori non potevano più essere classificati in base ai GHz, ma era necessario prendere in considerazione altre funzionalità. Tra queste, le più famose sono l'execute disabile bit (XD), le estensioni EM64T e l'Ehnanced SpeedStep - l'Athlon disponeva già di tutte queste tecnologie - e fu quindi introdotta una nomenclatura costituita da una serie di numeri. Questa scelta permetteva ad Intel di differenziare in varie classi dei processori accomunati dalla stessa velocità di clock, triplicando così la dimensione della sua linea prodotti.