Ieri a Roma Infratel e Open Fiber hanno presentato ai rappresentanti delle Regioni il "Grande progetto BUL – Piano aree bianche programmi lavori 2019". Il presidente di Infratel Maurizio Dècina ha confermato che il progetto per quest'anno è ambizioso: saranno aperti 2000 cantieri, verranno effettuati 500 collaudi e inizierà la vendita dei primi servizi di connettività ai cittadini residenti in alcune aree bianche. Secondo fonti autorevoli i primi comuni con le vendite sbloccate si paleseranno entro giugno 2019.
"Sulle infrastrutture di rete l’Italia è in grave ritardo rispetto ad altri grandi partner europei, ma il nostro progetto è ambizioso nel 2019 con il raddoppio dei Comuni e in oltre 2.000 apriremo i cantieri", ha assicurato Dècina. Com'è risaputo Open Fiber ha vinto i tre bandi Infratel che prevedono la copertura in fibra di 7.635 comuni in digital divide in tutte e 20 le regioni italiane. Stefano Paggi, direttore operations di Open Fiber, ha aggiunto che entro la fine dell'anno ne saranno chiusi almeno 850. Attualmente, sono in lavorazione oltre 1.9 milioni di unità immobiliari. Inoltre, in 4 comuni pilota - Anguillara Sabazia (RM), Campagnano Romano (RM), San Giovanni La Punta (CT) e Fino Mornasco (CO) - è già stata avviata in via sperimentale la commercializzazione dei servizi di connettività.
"Nelle gare 1 e 2 del Grandeprogetto Bul per quanto riguarda la fibra ottica sono 1055 i progetti esecutivi approvati, 998 cantieri in corso, per la FWA sono 335 progetti e 243 i cantieri in corso", ha ricordato il direttore generale di Infratel Salvatore Lombardo.
I contratti di concessione del primo e del secondo bando sono stati firmati da Infratel e Open Fiber a giugno e novembre del 2017. Dopodiché è stata avviata l’attività di progettazione definitiva per i comuni di tutte le fasi, la verifica della progettazione esecutiva e il successivo avvio di lavori ove siano state ottenute le autorizzazioni necessarie dagli Enti competenti". Per quanto riguarda il terzo bando dedicato a Puglia, Calabria e Sardegna l'assegnazione è avvenuta solo nel dicembre 2018, quindi ci vorrà ancora un po' di tempo.
Ad ogni modo Infratel ha pubblicato lo stato del progetto dei primi due bandi al 24 gennaio 2019. Nei database vengono esplicitati per ogni comune: la fase di appartenenza, lo stato delle attività, e l’eventuale firma della convenzione con Infratel che è condizione necessaria per l’avvio della progettazione esecutiva.
"L'azienda ha raggiunto e superato gli obiettivi posti per l'anno 2018. Dobbiamo ancora lavorare molto per portare a compimento l'intero piano. Il Governo attraverso il DL semplificazioni ha introdotto importanti novità per facilitare gli iter autorizzativi. Con la collaborazione di tutti gli stakeholder potremo completare questa grande opera nei tempi previsti e rendere accessibili alle comunità i benefici di una rete di comunicazione a prova di futuro", ha commentato Elisabetta Ripa, Amministratore delegato Open Fiber.
Da ricordare infine che il progetto BUL prevede:
- la copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione
- la copertura ad almeno 30 Mbps della restante quota di popolazione
- la copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole, ospedali etc.), delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici
Tali obiettivi sono in linea e migliorativi rispetto a quelli espressi dall’Agenda Digitale Europea sulla banda ultra larga:
- banda larga veloce entro il 2020: copertura con banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini UE
- banda larga ultraveloce entro il 2020: il 50% degli utenti domestici europei dovrebbe avere abbonamenti per servizi con velocità superiore a 100 Mbps
Il Presidente di Infratel Dècina apre la conferenza #GrandeprogettoBul "Su infrastrutture di #rete Italia in grave ritardo, rispetto ad altri grandi partner europei, ma nostro progetto è ambizioso nel 2019 raddoppio dei Comuni oltre 2000 dove apriremo i cantieri" #bandaultralarga pic.twitter.com/tW0hl2nDLL
— Infratel (@Infratel_Italia) March 5, 2019